ROBERTO CANALI
Cronaca

Festa in rosa “Alfonsina“ è a teatro

Nel giorno della loro festa un omaggio alle donne inedito e di grande poesia quello che andrà in scena...

Nel giorno della loro festa un omaggio alle donne inedito e di grande poesia quello che andrà in scena...

Nel giorno della loro festa un omaggio alle donne inedito e di grande poesia quello che andrà in scena...

Nel giorno della loro festa un omaggio alle donne inedito e di grande poesia quello che andrà in scena al Teatro San Teodoro di Cantù dove, alle 21, andrà in scena “Alfonsina“ di e con Amelie Seib per la regia Matteo Destro. Una storia vera, quella di Alfonsina Strada che nel 1924 partecipò al Giro d’Italia, diventando la prima e finora unica donna a correre insieme agli uomini. Questa impresa straordinaria segnò un momento storico nel mondo del ciclismo e dello sport in generale, rompendo barriere di genere e sfidando le convenzioni sociali dell’epoca. Nel centenario di quell’impresa, che a Perugia visse uno dei momenti più topici e drammatici, lo spettacolo celebra e racconta la storia di una donna straordinariamente forte e determinata. Alfonsina, nonostante il vento contrario, riuscì a tenere testa a tutti gli ostacoli che le si presentarono. Con una forza d’animo e una resilienza fuori dal comune, Alfonsina Strada riuscì a compiere il suo sogno, diventando un simbolo di coraggio e determinazione per le future generazioni. Lo spettacolo non solo rende omaggio alla sua incredibile prestazione sportiva, ma anche alla sua indomabile volontà di sfidare e superare i limiti imposti dalla società del suo tempo. Il biglietto è già in vendita e si può acquistare anche online sul sito del teatro al prezzo di 18 euro.

Domenica 9 marzo alle 16.30 l’appuntamento sarà invece per i più piccoli con lo spettacolo “Gugu il clownvernicolo“. La macchina del tempo trascina GuGu, un simpatico e ingenuo uomo primitivo, in un viaggio inaspettato che lo catapulta direttamente nel mondo moderno. Abituato a dormire in una caverna, GuGu si risveglia improvvisamente in un bidone della spazzatura, disorientato ma con la sua inseparabile clava ancora saldamente al fianco. Roberto Canali