
I quattro ragazzi durante la loro vacanza in missione
Fenegrò (como), 29 agosto 2015 - Alle spiagge bianche, al mare senza confini, al divertimento estivo hanno preferito il Bangladesh. Con la sua povertà, con la sua gente che vive ancora ai margini della società, con quelle tribù che ancor oggi sono collocate al di fuori dalle caste. È in questo contesto così fragile quanto delicato, umanamente e storicamente, che quattro giovani amici, due coppie di fidanzati, hanno deciso di trascorrere tre settimane durante il periodo estivo.
Una permanenza che per Elia Clerici e Francesca Zilio, Chiara Rossi e Fabio Gallerani si è rivelata unica sotto tutti i punti di vista ma soprattutto ha arricchito i loro cuori di un amore che può nascere solo quando si vivono esperienze di questo tipo. È stato Elia Clerici il primo ad avvicinarsi al Bangladesh. Qui vive un cugino di famiglia, padre Luigi Paggi, un missione saveriano che da quarant’anni svolge la sua missione religiosa in una tribù munda, emarginata dalla società al punto da considerata addirittura fuori casta.
«Avevo il pallino di andare in Bangladesh. L’aveva mio nonno e l’avevano anche i miei genitori e forse io l’ho ereditato da loro – racconta sorridente Elia Clerici – Nel 2011 avevo appena finito l’università, avevo tempo, la voglia era tanta e quindi sono partito con Fabio». E lì, in quella terra e fra quella gente, ci ha lasciato il cuore al punto da ritornarci due anni dopo sempre con l’amico Fabio. «Quest’anno abbiamo deciso di portare anche le nostre fidanzate – racconta Elia – Siamo stati ospiti nella tribù in cui opera padre Luigi». Il missionario comasco è stato il primo sacerdote bianco e per di più italiano ad aiutare queste popolazioni dimenticate da oltre cent’anni.
Padre Luigi infatti aiutava le ragazzine di dodici, tredici anni a non sposarsi, a ribellarsi ai matrimoni combinati fra famiglie. Molte di loro sono scappate e si sono rifugiate nella sua missione. Oggigiorno invece molti genitori portano spontaneamente le ragazzine da padre Luigi e attualmente quelle ospitate nella sua missione sono una ventina. Le giovani frequentano una scuola statale in un paesino vicino vanno a scuola ma padre Luigi insegna loro anche le lingue. Durante la loro permanenza in Bangladesh i ragazzi hanno svolto piccoli lavori edili e di muratura, improvvisandosi anche elettricisti, mentre le loro compagne si sono occupate di imbiancare le aule della scuola, tenendo anche corsi di inglese e italiano. Un’esperienza che i quattro amici ricorderanno per tutta la vita.