False fatture e tasse evase: arrestato commercialista comasco di 51 anni

Disposto il sequestro preventivo di beni per 3 milioni di euro. Le indagini ruotano attorno alla gestione di alcune cooperative

Indagini della Guardia di finanza di Olgiate Comasco

Indagini della Guardia di finanza di Olgiate Comasco

Como, 19 settembre 2022 - Dichiarazione fraudolenta mediante artifici, emissione di fatture per operazioni inesistenti, sottrazione fraudolenta al pagamento dell'imposte: sono le accuse rivolte a un commercialista comasco finito in carcere questa mattina in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare chiesta dal sostituto procuratore Massimo Astori, che ha coordinato le indagini della Guardia di finanza di Olgiate Comasco. Il professionista, 51 anni, è stato raggiunto anche da un decreto di sequestro preventivo di beni per 3 milioni di euro, relativamente alle società cooperative di cui era amministratore.

Nel suo ruolo, tra 2017 e 2019, avrebbe emesso 13 fatture a fronte di operazioni inesistenti per 1,36 milioni di euro. A fronte poi di un debito erariale personale di 600 mila euro, derivante da evasione Irpef, avrebbe venduto fittiziamente alla moglie la totalità delle quote di partecipazione societarie, a loro volta falsamente trasferite a una società di diritto marocchino. L'indagato avrebbe inoltre sottratto somme al patrimonio delle società sottoscrivendo polizze assicurative a beneficio di se stesso e dei familiari per un milione di euro.

Contestata al professionista anche la falsificazione di fatture e contratti di una società al fine dell'evasione di Iva. Infine, si ritiene che la società cooperativa fosse irregolare per assenza della finalità mutualistica e dei requisiti legali quale Onlus. Viene inoltre contestata la falsificazione di fatture e contratti di una cooperativa, modificandone l'oggetto in servizi di intermediazione finanziaria, così applicando all'importo fatturato una indebita esenzione ai fini Iva.