REDAZIONE COMO

Fallimento concessionaria Sca Bruni chiede di patteggiare

L’ex sindaco di Como pronto a scontare un anno di reclusione dopo i 3 anni e 6 mesi già definiti

L’ex sindaco di Como Stefano Bruni, ha chiesto di patteggiare un anno di reclusione, in continuazione con i 3 anni e 6 mesi già definiti a Milano per reati analoghi: bancarotta, truffa e falso. Ieri, davanti al gup di Como Laura De Gregorio, è comparso assieme ad altri dieci imputati, che il pubblico ministero Mariano Fadda ritiene a vario titolo coinvolti nel fallimento della concessionaria di auto Sca, avvenuto a marzo 2016 e di cui Bruni era stato nominato procuratore unico, che dava lavoro a oltre settanta persone, e della Iris, fallita a giugno 2016, titolare di una parte delle quote.

Il Gup ha rinviato l’udienza a ottobre, quando scioglierà la riserva sulla proposta fatta da Bruni – al quale nel frattempo è stata rigettata una proposta risarcitoria perché ritenuta inadeguata - e saranno formalizzate le scelte processuali degli altri imputati. Relativamente alla Sca, le accuse riguardano nei vari ruoli degli imputati, atti di fittizia formazione del capitale, compreso l’acquisto di Iris, l’appropriazione di automobili di proprietà della fallita e la distrazione, da parte di Daniele Bizzozero, commerciante di auto di Cermenate ed ex patron del Calcio Lecco, di parte del patrimonio, che sarebbe avvenuta stipulando contratti di fornitura veicoli per 350mila euro con una ulteriore società, di cui era amministratore, garantendo il pagamento con una cooperativa che non era titolata a operare con privati. Nel fallimento Sca compaiono i nomi anche di Marco Neri, Patrizia Bernardi e Paolo Di Stanislao, che avrebbero contribuito alla distrazione di alcuni veicoli, mentre l’iraniano Amir Ali Said Ansary non avrebbe consegnato alla curatela due auto che erano nella sua disponibilità. I soli Bruni e Bizzozero sono inoltre accusati di truffa ai danni della concessionaria Serratore, per aver ottenuto la vendita a credito di auto per un ammontare di 290mila euro, tra 2014 e 2016, senza provvedere al pagamento. I due fallimenti di Sca e Iris, e Serratore auto, si sono costituiti parte civile nel procedimento, aperto a dicembre 2019. Paola Pioppi