Falciato e ucciso L’interrogatorio del giovane alla guida

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Mentre Maicol Canton verrà interrogato dal gip Carlo Cecchetti, in collegato dal carcere Bassone, il sostituto procuratore di Como Massimo Astori darà incarico al medico legale di svolgere l’autopsia sulla vittima, Giorgio Civetta, ucciso a 64 anni sabato notte, al termine del suo turno di lavoro in pizzeria. Un esame che servirà a integrare i rilievi svolti dai carabinieri di Menaggio per ricostruire l’impatto tra la Subaru Impresa guidata dal ventiseienne di Pordenone, istruttore di kite surf che da tempo frequenta assiduamente l’alto lago, e la vittima, che stava camminando sul marciapiede diretto verso il cassonetto dell’immondizia. L’urto, avvenuto a ridosso del parapetto del torrente Liro, ha scaraventato Civetta sul greto sottostante, uccidendolo sul colpo. Un incrocio di destini tragico, che ha stroncato la vita del sessantaquattrenne di Musso un mese prima della pensione, davanti al suo luogo di lavoro, così come faceva ogni sera da anni. I rilievi svolti dai carabinieri hanno stabilito che l’auto è uscita di traiettoria mentre percorreva una curva verso destra sulla Regina, non particolarmente accentuata, ma sufficiente a far proseguire il veicolo dritto, finendo sul marciapiede. Non è escluso che il magistrato possa decidere di disporre una ricostruzione cinematica, i cui risultati andrebbero a integrare i rilievi svolti nell’immediatezza e l’esito dell’autopsia, aggiungendo ulteriori informazioni come la velocità a cui viaggiava l’auto. Nel fascicolo finiranno inoltre gli esiti degli esami tossicologici. Le prime risultanze hanno rivelato la positività ad alcol e cannabinoidi, ma non è ancora stato stabilito con esattezza il quantitativo presente nel sangue per ognuna di queste sostanze. Resta comunque il fatto che Canton si trova a rispondere di omicidio stradale pluriaggravato.

Paola Pioppi