ROBERTO CANALI
Cronaca

Ex Ticosa, i guai non finiscono mai

Como, rischia di slittare la soluzione per la bonifica. E potrebbe saltare la trasformazione dell’area

di Roberto Canali

Non finiscono mai i problemi per la Ticosa, rischia infatti di slittare al nuovo anno la bonifica dell’ultima porzione di terreno a causa di un’anomalia riscontrata nell’offerta presentata dall’azienda che si è classificata al primo posto, costringendo Palazzo Cernezzi ad avviare una serie di verifiche che impegneranno gli uffici anche nelle prossime settimane.

Pensare che il 2020 sembrava l’anno buono per risolvere i guai dell’area alle porte del centro storico. A luglio erano state aperte le buste contenenti le offerte per la bonifica della cosiddetta “cella 3” del valore di oltre 5 milioni di euro. Alla fine si sono presentati in sette e quando gli uffici, dopo le verifiche di regolarità, stavano preparando la graduatoria è spuntata l’anomalia che potrebbe invalidare l’offerta.

Il rischio, neanche a dirlo, è di imbarcarsi nell’ennesimo contenzioso che potrebbe bloccare la bonifica chissà fino a quando. Da rimuovere ci sono 12mila metri cubi di terreno inquinato dall’amianto scavando fino a un paio di metri di profondità.

Se tutto andrà bene, ovvero se non verranno trovate ulteriori sostanze inquinanti nel terreno sottostante, i lavori dovrebbero concludersi entro 15 mesi, ma il ritardo accumulato in questi mesi rischia di far terminare la bonifica ben oltre l’inizio del 2022, come avevano pianificato a Palazzo Cernezzi.

Una doccia gelata che, sommata al Covid, rischia di far saltare la presentazione al Mipim di Cannes, la più importante fiera dedicata al mercato immobiliare al mondo, del progetto elaborato nei mesi scorsi dall’ufficio Urbanistica per creare nell’ex Ticosa un quartiere moderno con negozi, aree verdi e soprattutto il nuovo centro direzionale della città. Nel piano era previsto lo spostamento nell’area anche degli uffici comunali che, ormai, non ci stanno più dentro Palazzo Cernezzi.

"La pandemia ha profondamente modificato lo scenario che stiamo vivendo – spiega l’assessore all’Urbanistica, Marco Butti –. Sono in corso degli approfondimenti con gli uffici e con alcuni partner per capire se, a fronte delle mutate condizioni economiche e sociali, può avere ancora un senso questa operazione". Tanto per cambiare il futuro in Ticosa può attendere e il rischio, neppure tanto remoto, è che l’area che ospitava l’ex tintostamperia torni a essere un grande parcheggio, bonifica permettendo.