Erba, don Ettore attacca: "Salvini falso profeta"

Sulle pagine del bollettino le parole del don, responsabile anche della Caritas lecchese

Don Ettore Dubini

Don Ettore Dubini

Erba (Como), 19 giugno 2018 - Matteo Salvini è un «falso profeta». Non ci è andato tenere il parroco di Crevenna, don Ettore Dubini responsabile anche della Caritas lecchese, nell’ultimo numero del bollettino parrocchiale dove ha dedicato un editoriale alla vicenda all’odissea della Aquarius. «A ciascun giorno basta la sua pena – scrive il sacerdote erbese - Infatti ogni giorno il nuovo governo, o meglio il ministro dell’interno Salvini, non ci risparmia colpi di scena. Prima la vicenda della nave Aquarius, poi la risposta stizzita ai francesi, agli spagnoli a tutta l’Europa, convinto che «alzare la voce paga». E siccome lo stesso Ministro dell’Interno, riferendo al Senato, ha citato il vangelo con la frase «Ama il prossimo tuo come te stesso», don Ettore che ha il dubbio che Salvini utilizza il rosario «come un portafortuna» si è messo a fargli le pulci.

«Naturalmente nel prossimo il ministro riconosce solo i minori e le donne che scappano dalla guerra, gli altri son tutti approfittatori e possibili delinquenti come aveva detto ai tunisini. Naturalmente con interpretazione ardita il «te stesso» sono gli italiani quindi sono loro oggetto della sua attenzione secondo un suo tema preferito «prima gli italiani» – conclude - Sembra un cristiano modello, l’uomo mandato da Dio a salvare questa povera Italia allo sbando. Io non giudico mi limito anch’io a citare il vangelo a proposito dei falsi profeti: «Dai loro frutti li riconoscerete». Basta avere la pazienza di aspettare». Non ha aspettato Eugenio Zoffili, l’onorevole della Lega al quale le parole di don Dubini non sono piaciute per niente. «Mantenere le promesse fatte ai cittadini come sta facendo il nostro Ministro dell’Interno Matteo Salvini è peccato? – ha ribattuto sui social – Noi della Lega crediamo di no. Ne siamo convinti. Il Parroco di Crevenna Don Ettore Dubini rispetti le istituzioni e il libero voto dei cittadini italiani. Lo dico da credente cattolico e da cittadino impegnato attivamente in politica».