Mercato della droga, nelle chat criptate gli ordini e le regole del boss: rispondete solo a me

La ricostruzione nell’indagine Eureka che ha portato in carcere 40 indagati

L’inchiesta ha svelato il sistema di controllo del mercato della cocaina

L’inchiesta ha svelato il sistema di controlllo del mercato milanese della cocaina ma pure di hashish e ketamina Il traffico passava nel magazzino di Gerenzano dove venivano stoccati i carichi

Gerenzano (Varese) – Alto rischio e altissimi guadagni, garantiti dal boss che tirava le fila del traffico di droga dai Paesi Bassi all’Italia passando dal magazzino di Gerenzano dove venivano stoccati i carichi. Una spettanza di almeno 300 euro per ogni pacco da un chilo di stupefacente gestito dai collaboratori.

È quanto hanno ricostruito i militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Milano con l’indagine denominata Eureka coordinata dalla Dda, che mercoledì è sfociata nell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 40 persone. Portando alla luce un sistema di controllo del mercato milanese – di cocaina principalmente ma anche hashish e ketamina – diretto da Bartolo Bruzzaniti, latitante di 47 anni domiciliato in Costa d’Avorio. Così, per una consegna da 100 chili di cocaina del giugno 2020, Domenico Salvatore Papalia, 41 anni, domiciliato a Turate, avrebbe intascato 30mila euro da Bruzzaniti. Da questa somma, andavano detratti 5mila euro da riconoscere a Giuseppe Pelaia, 51 anni, residente a Rovello Porro, per la disponibilità garantita nel mettere a disposizione il capannone di via Carducci 26 .

"Per scarico e consegne io vi lascio 30mila e 5 li date all’amico giusto", emerge da una delle chat criptate in cui sono riusciti a inserirsi i Finanzieri, attribuendo la conversazione a Bruzzaniti e Papalia. Rigorose anche le disposizioni sulle modalità di trasporto e confezionamento della droga, anche queste ricavate da un’intercettazione del giugno 2020, con una premessa: "Al telefono si risponde sempre, e deve essere sempre attivo", dice Bruzzaniti. "Forte della sua pluriennale esperienza nel settore", precisa il gip nell’ordinanza.

Poi le spiegazioni tecniche: lo stupefacente arrivava a bordo dei camion che dovevano essere scaricati solo nel capannone, e non era possibile svolgere contemporaneamente due ruoli, quello di scarico e quello di custodia della merce nel magazzino. Inoltre Bruzzaniti invia una foto che indica come conservare il denaro: in confezioni di plastica con indicata la somma all’interno, in modo da semplificare la consegna. Per le consegne di soldi e droga sarebbero arrivare auto predisposte con doppiofondo. Infine una raccomandazione sempre valida: agire con prudenza, senza mai parlare dei traffici e limitando gli incontri con gli altri soggetti coinvolti nell’attività. Per concludere con la regola fondamentale: "Solo a me dovete rispondere, e con me farete tutto".