ROBERTO CANALI
Cronaca

Como, la città dei divieti: entra in vigore il nuovo regolamento

Dalla commissione alla XFactor per giudicare le performance degli artisti di strada al divieto di vendere articoli erotici vicino a chiese e giardini

Servirà una commissione per giudicare gli artisti di strada

Como, 3 novembre 2019 - «Guardare e non toccare» ammonivano le nonne, e a Como sembravo averle prese davvero in parola, almeno a leggere il nuovo regolamento di polizia urbana che entrerà in vigore a partire da domani. Nella città di Volta si sono moltiplicati a tal punto i divieti che l’unico modo di stare tranquilli è passeggiare con le mani rigorosamente in tasca. Ad esempio per portare a spasso fido oltre alla museruola e il sacchetto per raccogliere i bisognini occorrerà dotarsi anche di una bottiglia d’acqua per diluire le deiezioni

Dal 15 ottobre al 15 aprile, nel periodo di accensione degli impianti di riscaldamento, i negozi non potranno tenere le porte aperte per evitare inutili dispersioni e lo stesso andrà fatto in estate per chi ha l’impianto di condizionamento. Vietati il volantinaggio sulle auto e la distribuzione di materiale pubblicitario nelle cassette postali o negli spazi condominiali dove è esposto un cartello di divieto, le sanzioni colpiranno, insieme a chi si occupa del volantinaggio, anche i beneficiari della campagna pubblicitaria. 

Non mancano le curiosità, come la commissione, composta da almeno cinque esponenti della cultura comasca, che dovrà giudicare le performance degli artisti di strada per poi autorizzarli o meno a esibirsi. Una sorta di X Factor che non mancò di suscitare nei mesi scorsi l’ilarità delle opposizioni, le quali però non sono riuscite a far cambiare idea alla maggioranza. Ma le curiosità non finiscono qui, perché è vietato attraversare luoghi abitati con falci, scuri, coltelli o altri strumenti da taglio che non siano stati apportunamente smontatti e protetti per evitare ferite ai passanti. È vietato salire e camminare su tetti e cornicioni, inferriate, cancellate, spallette di fiumi o torrenti, ponti, salire sugli alberi, appendersi e affiggere qualsiasi cosa.

E ancora: la vendita di articoli erotici di ogni genere è consentita solo agli esercizi commerciali che abbiano l’ingresso distante almeno 200 metri da scuole, giardini, luoghi destinati al culto, alla memoria dei defunti. Le raccolte di fondi sono vietate in tutte le aree pubbliche o aperte al pubblico vicine all’ingresso di ospedali e ai luoghi di culto. Vietato suonare le campane dalle 21 alle 7.30 nei giorni feriali e dalle 21 alle 8 nei festivi, con eccezioni per i giorni di Natale, Pasqua e il Giovedì santo. Non si possono installare antifurto che suonino in maniera continuata per oltre tre minuti e comunque non oltre il quarto d’ora con intervalli. È vietato lanciare sassi, bagnare, imbrattare le persone, utilizzare griglie, bracieri e barbecue. Guerra ai writer, che se individuati dovranno provvedere a ripulire i muri a loro spese e rifondere il Comune delle spese eventualmente sostenute per le opere di pulizia. 

Non si possono stendere i panni se l’immobile è esposto sulla pubblica via, abbandonare i “velocipedi” (le biciclette) sul suolo pubblico, non si può dormire o accamparsi vicino a monumenti o sui gradini degli edifici, vietato sdraiarsi a eccezione di parchi pubblici o spiagge. Nei parchi e nei giardini pubblici non si può fumare né introdurre bottiglie in vetro e bevande alcoliche. È proibito fare il bagno nel lago, nei torrenti e nelle fontane. Non si può pescare sui marciapiedi e i viali che fiancheggiano il lago, sulla diga foranea Caldirola e lungo il molo di Sant’Agostico, con il divieto che non si applica dalle 21 alle 8 nel periodo in cui vige l’ora solare e dalle 23 alle 7 nel periodo di ora legale. Almeno su quest’ultimo punto, dopo le proteste dei pescatori sembra che a Palazzo Cernezzi abbiano deciso di rendere un po’ più flessibili gli orari consentendo la pesca, seppure limitata ad alcune aree, anche di giorno.