Cade e muore in ospedale: indagine. E il corpo per l’autopsia viene prelevato al funerale

Griante (Como): la segnalazione di una presunta imperizia da parte di un medico è arrivata due giorni dopo il decesso, così la salma di Severino Ronchi è stata messa a disposizione della Procura

Carabinieri (archivio)

Carabinieri (archivio)

Griante (Como), 11 febbraio 2023 - La segnalazione di una presunta imperizia da parte di un medico, è arrivata due giorni dopo il decesso, così la salma è stata messa a disposizione della Procura a funerale già celebrato. Il caso riguarda la morte di Severino Ronchi, 87enne di Griante, ex professore universitario di Biochimica all’Università degli Studi di Milano, avvenuta martedì a causa di una presunta ischemia cerebrale, a cui ha fatto seguito una caduta dalle scale.

I dubbi

L’uomo era stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Menaggio dove, a fronte delle sue condizioni estremamente critiche, era stato deciso il trasferimento al Sant’Anna, dove è stato valutato da diversi medici specialisti. Ma l’uomo è morto il giorno stesso, e subito riconsegnato ai familiari che, in considerazione del trascorso accademico e della notorietà di Ronchi, avevano dato pubblicamente notizia della sua scomparsa. Tuttavia, due giorni dopo il decesso, un medico dell’ospedale Sant’Anna ha inviato alla direzione sanitaria un nota con la quale sollevava dubbi sull’operato di un collega.

Il fascicolo contro ignoti

Osservazione che, come atto dovuto, è stata inoltrata alla Procura di Como. Così il magistrato di turno, Giuseppe Rose, giovedì ha aperto un fascicolo contro ignoti e disposto il primo e obbligatorio atto di accertamento: l’autopsia. Ma nel frattempo erano già stati fissati i funerali del professore, che si stavano celebrando quando i carabinieri di Tremezzina sono andati a notificare l’atto con cui veniva bloccata la tumulazione, e si disponeva il trasferimento della salma a disposizione della Procura.

La ricostruzione

Il magistrato nelle prossime ore assegnerà l’incarico al medico legale, e disporrà tutte le necessarie acquisizioni per ricostruire le circostanze della morte, le condizioni in cui l’uomo è giunto in ospedale e le cure a cui è andato incontro. La direzione dell’ospedale Sant’Anna di Como ha precisato che la segnalazione in Procura è un "atto inevitabile da parte della direzione sanitaria, a seguito della segnalazione di un primario a conoscenza dell’accaduto", mentre i parenti, al momento, non hanno presentato esposti.