
Como, una collettiva all’interno della casa circondariale del Bassone. Detenuti autori di alcuni lavori e accompagnatori. Visite su prenotazione.
Una collettiva di arte contemporanea all’interno della Casa Circondariale Bassone di Como. È il progetto nato dalla collaborazione tra Como Arte Ets e la direzione della struttura penitenziaria, sfociato in "Corpo a corpo", la mostra che sarà aperta al pubblico e visitabile su prenotazione fino a fine marzo. "L’obiettivo della Fondazione – spiega Paola Re di Como Arte – è stato innanzitutto il coinvolgimento dei detenuti con un ruolo attivo nell’iniziativa, sia da un punto di vista artistico, sia come accompagnatori dei futuri visitatori agli spazi detentivi". Grazie al lavoro condotto con la direzione, gli educatori e la Polizia Penitenziaria, la mostra curata da Giovanni Berera ha preso forma, "rappresentando un importante seme di speranza e di fiducia in un luogo di certo non comune, ma che appartiene ed è anzi parte fondamentale della sua città". Il corpo è un concetto importante all’interno della realtà carceraria: simbolo di uno degli ultimi baluardi di libertà e di speranza per i detenuti. I corpi diventano spazi di espressione e di protesta, luoghi fisici e carnali di cambiamento e di sofferenza. Si vive gli uni accanto agli altri, in un corpo a corpo non sempre fortunato, ma che a volte diventa amicizia, amore, vicinanza e speranza.
L’artista cileno Jaime Poblete ha raccolto l’invito della Fondazione ad attivare workshop con i detenuti e le detenute delle sezioni maschile, femminile e transgender, e realizzare un’opera comunitaria: "Qué hay en el fondo de tus ojos" è il risultato dei mesi trascorsi insieme, una produzione site specific che include anche una sezione fotografica. Accanto a questo lavoro, altri importanti artisti hanno accettato di allestire le loro opere negli spazi carcerari. Sono Marinella Senatore, Pietro Terzini, Giulia Cenci, Mario Consiglio, Maurizio Bonfanti, Valerio Gaeti, con cinque docenti del Liceo Artistico Fausto Melotti di Cantù: Walter Francone, Giorgio Biffi, Silvano Briccola, Arnaldo Sanna e Antonello Scotti. Infine Santiago Sierra. La mostra può essere visitata sabato 15 febbraio, 1, 15 e 29 marzo in due turni di visita alle 11.00 e alle 14.00. La prenotazione è obbligatoria inviando una mail a press@comoarte.org per ricevere il modulo da compilare per l’accesso all’Istituto, che si trova in via al Bassone 11 a Como.
Paola Pioppi