Coronavirus, Svizzera: nessuna restrizione a frontalieri nel Canton Ticino

Le frontiere restano aperte. Sono circa 67mila i frontalieri italiani che ogni giorno varcano il confine, 3.800 lavorano nel settore sanitario

Frontalieri

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Como, 24 febbraio 2020 - Per ora non è prevista nessuna restrizione da Coronavirus nel Canton Ticino e nessuna limitazione alle frontiere. È quanto affermato in una conferenza stampa a Bellinzona dal presidente del Consiglio di Stato (il governo cantonale) Christian Vitta, dal consigliere di Stato Raffaele De Rosa, direttore del dipartimento della sanità, e dal medico cantonale Giorgio Merlani. "Il Governo ha preso atto del resoconto del gruppo di coordinamento cantonale e ha deciso di non imporre alcuna restrizione su eventi pubblici, scuole, bar e ristoranti, al contrario di quanto hanno deciso alcune regioni italiane" ha detto Vitta. Pertanto si terranno regolarmente le tante e affollate sfilate di carnevale previste in questi giorni in Ticino.

Di conseguenza, le frontiere restano aperte: una decisione su una eventuale limitazione spetterebbe comunque al governo federale di Berna. Se non altro perché tra i circa 67.000 frontalieri italiani che ogni giorno varcano il confine, 3.800 lavorano nel settore sanitario, tra case anziani, strutture private e case di cura. "Solo nell'Ente Ospedaliero Cantonale lavorano 120 medici e 530 infermieri frontalieri - ha detto De Rosa - e di fronte all'eventualità di un contagio non è immaginabile fermare questi professionisti".