ROBERTO CANALI
Cronaca

Como e Cantù, riabilitazione per chi guarisce dal Covd-19

Allestiti a Como e Cantù due ambulatori per continuare a seguire i pazienti: contatti con 600 persone

La situazione all'ospedale di Cantù durante l'emergenza

San Fermo (Como), 19 giugno 2020 -  Non si sono limitati a curarli durante le interminabili settimane dell’emergenza coronavirus, all’Asst Lariana tengono a tal punto ai loro pazienti da aver allestito due ambulatori, al Sant’Antonio Abate di Cantù e un altro a Como nell’area ex Sant’Anna, per continuare a seguirli anche adesso che hanno concluso la convalescenza. La direzione dei due ambulatori è stata affidata all’unità operativa di Riabilitazione specialistica cardio-respiratoria che dipende dal dottor Antonio Paddeu che è altresì responsabile dell’ambulatorio di Cantù, mentre al dottor Eligio Carella spetterà la direzione del Centro di Medicina Toracica di via Napoleona.

«La recente epidemia di Coronavirus ha determinato nuovi bisogni di salute - osserva il direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi - I pazienti ricoverati in questi primi tre mesi hanno mostrato al termine del ricovero sequele cliniche che richiedono un monitoraggio e supporto nel tempo». Le prime visite sono già iniziate a Cantù, mentre a Como prenderanno il via martedì prossimo. «Partendo dall’approccio pneumologico, principale bersaglio dell’infezione da Coronavirus - osserva il dottor Antonio Paddeu, pneumologo - verrà attivata una presa in carico pro-attiva e globale di tutte le complicanze eventualmente emerse a seguito dell’infezione. L’ambulatorio ci consentirà inoltre di valutare gli esiti dei principali trattamenti terapeutici utilizzati durante il ricovero e definire così il livello più accurato rispetto alle sequele osservate nella popolazione trattata. In parole povere realizzeremo uno studio osservazionale utile a comprendere l’effetto delle varie terapie utilizzate e meglio definire un futuro approccio terapeutico nel caso di una seconda ondata dell’epidemia». 

I pazienti saranno contattati direttamente da Asst Lariana e in caso di risposta positiva potranno essere sottoposti a esami che verificheranno in particolare la funzionalità respiratoria. I pazienti saranno seguiti a 3, 6 e 12 mesi dall’infezione per valutare il loro pieno recupero e in base alle complicanze riscontrare saranno affidati alle cure di cardiologi, neurologi, fisiatri, psicologi e psichiatri. «Le persone che saranno da noi contattate nelle prossime settimane sono circa 600», conclude Paddeu.