Coronavirus, l'appello: "La vita dei vostri genitori e dei vostri nonni dipende da voi"

Il presidente della provincia di Como: "Non facciamo l’errore di pensare che il virus colpisca solo gli altri"

I controlli nelle strade

I controlli nelle strade

Como, 21 marzo 2020 - Un appello a tutti i comaschi quello lanciato ieri dal presidente della Provincia, Fiorenzo Bongiasca, preoccupato per l’aumento dei contagi sul Lario. «La situazione è molto difficile in Lombardia. Per fortuna, fino ad ora, la nostra Provincia conta un numero di positivi al coronavirus relativamente basso, ma negli ultimi giorni il trend è stato in una crescita, quasi costante, vicina al 20%. Tutti noi dobbiamo metterci in testa che questo virus si sconfigge solo se adottiamo un comportamento corretto. Non facciamo l’errore di pensare che il virus colpisca solo gli altri».

Da qui l’invito a non sottovalutare la situazione, rimanendo in casa e adottando tutte le precauzioni indicate in questi giorni dall’Istituto Superiore di Sanità, in attesa di avere a disposizioni nuovi tamponi per mappare la diffusione del virus. «Sono certo che se il popolo comasco dimostrerà questo senso di responsabilità riusciremo a sconfiggere la malattia e a uscire dall’emergenza. Un invito che rivolgo in particolare ai giovani. La vostra vita, ma anche quella dei vostri genitori e dei vostri nonni può dipendere dal vostro comportamento. Non dimenticatelo mai. Sono convinto che sia fondamentale creare quanto prima possibile dei centri, esterni agli ospedali, per cercare di allargare la platea delle diagnosi, i cosiddetti tamponi, e mappare gli ultimi spostamenti dei positivi.

Tutto ciò al fine di evitare che ci siano nuove fiammate nei contagi, in questo senso mi farò parte attiva presso le autorità competenti in Regione». Vanno bene gli inviti, ma occorre anche dissuadere in pratica chi nonostante i divieti continua ad andare in giro. A Olgiate Comasco il sindaco, Simone Moretti, negli ultimi due giorni ha moltiplicato i controlli in paese grazie all’aiuto dei carabinieri, la Guardia di Finanza e due pattuglie della polizia locale che oltre alle strade hanno pattugliato anche le aree verdi e i sentieri dei boschi attorno al centro abitato. E’ così che è stato individuato un uomo a zonzo nel parco chiuso che oltretutto non era neppure residente in paese. Intanto si moltiplicano gli appelli per recuperare le mascherine che sono introvabili anche per chi da settimane è in prima linea nel fronteggiare l’emergenza, le cercano i vigili del fuoco di Erba e anche la Croce Rossa di Como. Al Fatebenefratelli di Erba e al Sant’Anna di Como invece hanno aperto un bando per reclutare medici e Oss.