Condannato il rapinatore seriale delle prostitute

Al processo in abbreviato sono stati inflitti cinque anni e quattro mesi. Agiva a volto scoperto

Migration

In carcere era finito un anno fa, con l’accusa di aver commesso cinque rapine ad altrettante prostitute che lavoravano lungo la strada. Ieri Giuseppe Pampuri, 48 anni residente a Como, è stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione, al termine del processo con rito abbreviato che si è svolto davanti al Gup di Como Carlo Cecchetti. Le indagini del carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Cantù e della Stazione di Mozzate erano partite dalla prima rapina, avvenuta il 2 marzo dello scorso anno a Mariano Comense. Aggressioni che si erano ripetute identiche nei giorni successivi, in luoghi diversi ma sempre alla guida di una Peugeot 108 e sempre armato di coltello. Cinque in tutto tra il 2 e il 10 marzo, commesse a Mariano Comense, Carugo, Limido Comasco, Cermenate e Vertemate con Minoprio, per le quali era stato raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Le modalità erano sempre le stesse: l’uomo avvicinava le ragazze e contrattava una prestazione sessuale, la ragazza saliva sull’auto per appartarsi, ma una volta fermato il veicolo, Pampuri estraeva un coltello, le minacciava e si faceva consegnare il denaro in loro possesso. Con bottini variabili tra i 150 e i 500 euro. Dopo la rapina di Mariano del 2 marzo, la sera successiva aveva colpito a Limido Comasco, il 6 a Cermenate, il 10 a Vertemate e a Carugo. Tutte le ragazze si erano rivolte ai carabinieri e avevano presentato denuncia, consentendo di individuare l’auto guidata da Pampuri. L’uomo, che aveva sempre agito a volto scoperto, era stato inoltre riconosciuto dalle vittime. Pa.Pi.