REDAZIONE COMO

Como, utilizzare l'ex Sant'Anna per il coronavirus: c'è il via libera di Asst Lariana

Potrebbero essere aperti tre reparti in grado di accogliere 70 pazienti, ma affetti in forma lieve e nell'impossibilità di fare la quarantena in casa

Il vecchio ospedale Sant'Anna potrebbe essere utilizzato per l'emergenza Covid

Como, 30 marzo 2020 - Dopo diverse sollecitazioni arrivate nei giorni scorsi l'Asst Lariana sta valutando la possibilità di riaprire l'ex-ospedale Sant'Anna creando posti letto da mettere a disposizione dell'emergenza coronavirus. "Abbiamo immediatamente escluso di poterle dedicare al ricovero di pazienti acuti perché ciò necessiterebbe di investimenti attualmente insostenibili, dotazioni organiche e strumentazioni complesse, pertanto potranno essere destinate all’accoglienza di pazienti a cui viene indicata una permanenza a casa per limitazioni nazionali, in isolamento domiciliare fiduciario o obbligatorio posti nelle condizioni di non poterlo realizzare efficacemente al proprio domicilio - spiega il direttore generale, Fabio Banfi - E’ stata fatta dagli uffici competenti una iniziale preliminare valutazione che potrebbe contemplare, previa la realizzazione di interventi manutentivi privi di carattere di straordinarietà, l’utilizzo di tre edifici in grado di ospitare complessivamente 70 soggetti circa, sospetti Covid, Covid positivi o negativizzati in attesa di conferma della negatività, necessitanti di un livello assistenziale di bassa soglia, seguiti, nelle modalità espresse dalle indicazioni regionali, dal Medico di Medicina Generale e dall’Ats". 

L'azienda ospedaliera ha però messo le mani avanti rispetto alla gestione dell'emergenza. "Si ritiene essenziale una attenta valutazione dell’Ats in ordine ai criteri di inclusione degli ospiti nelle tre aree identificate, che consentirebbero, peraltro, una separazione di pazienti Covid positivi da quelli in osservazione. L'Asst Lariana non potrà in alcun modo essere coinvolta per garantire gli ambiti assistenziali, i supporti alimentari e tutto ciò possa essere utile a garantire una domiciliarizzazione protetta, ad eccezione della messa a disposizione alla comunità comasca degli edifici ubicati nel compendio del vecchio Sant’Anna".