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Como, il saggi del Pd hanno deciso: servono le primarie

Impossibile trovare l'accordo su un solo nome. Spunta anche Mottola, adesso la corsa sarà a cinque o sette

Alcuni dei "saggi" del Pd al termine della riunione

Como, 11 febbraio 2017 - Dopo una settimana di incontri i saggi del Pd hanno deciso che per scegliere il candidato sindaco del Centrosinistra a Como saranno necessarie le primarie. Segno che nessuno dei candidati in lizza ha optato per un passo indietro e anzi al finanziere Maurizio Traglio, l’assessore Marcello Iantorno e i consigliere Gioacchino Favara e Vito De Feudis si è aggiunto il nome di Vittorio Mottola, che dopo essersi candidato nel 2012 per l’Udc ha deciso di fare marcia indietro e tornare al suo vecchio partito. Ai cinque candidati se ne potrebbero aggiungere altri due: Mario Forlano di Per Como Civica e Bruno Magatti, che devono ancora decidere se partecipare alle primarie o presentare liste autonome.

"Dopo alcuni giorni di proficuo confronto tra i membri del gruppo e dopo aver incontrato le persone disposte ad impegnarsi nel percorso di selezione del candidato sindaco della coalizione di centro sinistra - si legge nel comunicato ufficiale diffuso nel pomeriggio dal Pd -  il Comitato di lavoro, costituito in occasione delle Elezioni Amministrative 2017, ha individuato nelle “primarie di coalizione” lo strumento migliore di partecipazione politica idoneo a rendere viva e ricca la vita democratica della comunità comasca. Le forze civiche e politiche che formano la coalizione, attraverso questo strumento di reale partecipazione, mostrano volontà inclusiva e apertura alla società, trasparenza e metodo democratico. Tale strumento rafforza il dibattito con candidati interni ed esterni al partito che, pur venendo da esperienze diverse, arricchiscono con nuove idee il confronto dialettico e programmatico. In questa prospettiva si valuta positivamente la disponibilità di Maurizio Traglio alla competizione perché arricchisce il confronto sul futuro della città".