Como, Forza Nuova attacca don Giusto Della Valle: lo sdegno della città

Pd, Arci, Interfedi e le associazioni di volontariato insorgono, mentre si chiede al sindaco Landriscina di prendere le distanze

Lo striscione affisso nella notte a Rebbio

Lo striscione affisso nella notte a Rebbio

Como, 25 settembre 2018 - Una provocazione che ha indignato mezza Como quella dei militanti di Forza Nuova Lario che nella notte hanno appeso al cancello dell'oratorio di Rebbio, in via Lissi, uno striscione contro don Giusto della Valle, il prete che da anni è in prima linea nell'accoglienza ai migranti, invitandolo a "occuparsi di Chiesa e non di politica". In particolare i militanti di estrema destra ce l'hanno con don Giusto per la sua partecipazione all'incontro organizzato da Como Senza Frontiere, all'indomani della decisione di spostare 70 migranti dal centro di accoglienza di via Regina Teodolinda, insieme al segretario provinciale del Pd Angelo Orsenigo. 

In difesa di don Giusto si sono schierate l'Arci, Interfedi e molte associazioni di volontariato comasche mentre il Pd invita il sindaco Mario Landriscina, a nome del Comune, a esprimere il suo biasimo per quanto è accaduto. "Si può discutere di tutto, possiamo confrontarci anche aspramente, possiamo criticare le prese di posizione più forti, ma la coerenza fra il suo modo di vivere e le sue parole è esemplare - difendono don Giusto i consiglieri del Pd - Questo è il clima che si sta diffondendo grazie alla politica di incitamento all’odio. Ma forse non tutti sanno che nella parrocchia di Rebbio nessun povero è escluso, che sia italiano o straniero, vecchio o giovane, uomo o donna. Attaccare don Giusto significa non conoscerlo per niente e non sapere nulla della sua opera che, come tiene a sottolineare lui stesso, conduce attuando i dettami della Chiesa indicati da papa Francesco. Basta informarsi, se non si conosce direttamente la situazione. Ma attaccarlo scrivendo cose del tutto fuori luogo e dimostrando di non sapere proprio chi sia e cosa faccia il parroco comasco, rende chi fa queste azioni addirittura ridicolo”.