La sorpresa caro-carburante a Como. Appello: "Ritorni la carta-sconto"

Il taglio delle accise deciso dal Governo riporta d’attualità il bonus sospeso nel febbraio scorso

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Como - ​Ora che il Governo Meloni ha deciso di sospendere il taglio delle accise sul carburante l’unica speranza per gli automobilisti lombardi è di poter contare sull’aiuto della Regione attraverso il meccanismo della carta sconto, l’anno scorso sostituita da una App. Il provvedimento è stato sospeso dal 12 febbraio quando il prezzo alla pompa arrivò alle stelle quasi contemporaneamente sia in Lombardia che in Ticino, eliminando qualsiasi tipo di concorrenza tra gli impianti.

Poi dal 22 marzo successivo il Governo Draghi decise di introdurre uno sconto di 25 centesimi il litro su diesel e benzina e di 8,5 sul Gpl, con l’effetto sconto che per causa dell’Iva arrivò a 30,5 centesimi il litro. Da allora fino alla scorsa settimana è stata l’Italia a fare concorrenza ai distributori svizzeri dove il prezzo del carburante non è mai sceso, a costo però di perdere 600 milioni di euro al mese per garantire le coperture finanziarie del provvedimento.

«Stiamo monitorando i prezzi della benzina ai distributori – spiega Daniela Maroni, presidente dei benzinai di Confcommercio – se la differenza supererà i 5 centesimi al litro chiederemo alla regione di intervenire". Anche se la legge non è stata mai abolita il meccanismo prevede che a raccogliere i dati e fornire una relazione al Ministero dell’Economia sia l’ambasciata in Svizzera, con il risultato che spesso tra le misurazioni e l’entrata in vigore del provvedimento occorre settimane se non mesi.