Commercialista finito in carcere: l’inventario del tesoro

È lungo l’elenco dei beni sequestrati, dalle auto ai contanti

Guardia di Finanza

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Como - Una villa ad Alserio , due appartamenti a Lipomo, tre automobili, lo studio professionale in via Diaz a Como, un appartamento a Brescia, quote di polizze assicurative per un valore di un milione di euro, oltre a 368mila euro congelati sui conti correnti. Tutti beni finiti nel sequestro preventivo eseguito lunedì dalla Guardia di finanza di Olgiate Comasco, contestualmente alla misura cautelare che ha portato in carcere Gianpaolo Palmiero, commercialista di 51 anni residente ad Alserio e con studio a Como, accusato di dichiarazione fraudolenta mediante artifici, emissione di fatture per operazioni inesistenti, sottrazione fraudolenta al pagamento dell’imposte.

Su richiesta del sostituto procuratore Massimo Astori, il giudice aveva disposto un sequestro di beni per un valore di tre milioni di euro, relativamente alle società di cui Palmiero era amministratore. In particolare, quasi tutti i beni sequestrati facevano capo alla Mavi&Co srl, società che era titolare di immobili e conti. Le indagini sono partite da una segnalazione dell’Agenzia delle Entrate, relativamente a criticità emerse dalle annualità dal 2014 al 2016, per le quali era in corso una verifica fiscale. Partendo da qui, la Guardia di finanza ha lavorato sulle annualità successive, tra 2017 e 2019, quando sarebbero comparse le prime fatture per operazioni inesistenti di una società, e la creazione di ulteriori società.

Così l’ordinanza che ha ricostruito le attività del commercialista, arriva a elencare la Sed, Studio elaborazione dati, società cooperativa a responsabilità limitata, la Sed Società Cooperativa Onlus, della Mavi&Co srl e della Mavi&Co società agricola a responsabilità limitata. Negli ultimi mesi sono stati sentiti i clienti del professionista e i suoi collaboratori, per ricostruire il complesso sistema di gestione e verificare la corrispondenza di quanto trovato nella contabilità. Palmiero, detenuto al Bassone, è ora in attesa dell’interrogatorio di garanzia, che potrebbe svolgersi domani.