Colverde: cede il terreno, muore operaio. Bardhi Brahimaj sepolto da pietre e detriti

L'uomo stava lavorando in una fossa: quando è stato estratto dai soccorritori non c'era già più nulla da fare

I rilievi nel cantiere dove si è verificato l'incidente mortale

I rilievi nel cantiere dove si è verificato l'incidente mortale

Colverde (Como) - Il cumulo di terra di riporto si è mosso, scaricandosi con la sua massa nel fossato sottostante. Bardhi Brahimaj, operaio albanese di 40 anni residente a Lurate Caccivio, non ha fatto in tempo a sottrarsi a quel peso soffocante che gli si è riversato addosso, ed è rimasto seppellito nello scavo in cui stava lavorando. Quando i soccorritori sono arrivati fino a lui, liberandolo dalla terra, non c’era più nulla da fare. L’infortunio è avvenuto ieri alle 16.20 in un cantiere stradale in località Gironico, lungo via Giacomo Leopardi, all’altezza del civico 35, dove sono in corso lavori per la realizzazione di un allaccio fognario.

Brahimaj, dipendente della Comedil Mangino di Olgiate Comasco, stava lavorando all’interno della fossa quando la massa terrosa si è staccata, è scivolata verso di lui, e non gli ha lasciato scampo. Ora è presto per stabilire le cause di questa tragedia: i soccorritori hanno preso atto della situazione, ma dovranno essere svolti accertamenti ulteriori e ricostruzioni per arrivare a comprendere come si sia creata quella situazione di pericolo andata fuori controllo, e già altre volte accaduta in cantieri stradali analoghi. Cumuli di terra a ridosso degli scavi, che improvvisamente hanno ceduto, travolgendo chi si trovava al loro interno. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti subito i vigili del fuoco di Appiano Gentile e Como, per liberare la fossa e consentire ai sanitari del 118 di raggiungere Brahimaj, trovato già senza vita.

Hanno poi dovuto lavorare per garantire la messa in sicurezza della fossa, consentendo a carabinieri e personale di Ats Insubria, sezione Antinfortunistica, di svolgere i rilievi. Brahimaj viveva da solo a Lurate Caccivio, e non aveva parenti in Italia, solo un fratello residente in Svizzera, che ieri è stato rintracciato dai carabinieri. Ora si aprirà la pagina giudiziaria, per la ricerca delle cause di questa ennesima morte sul lavoro.