Massacrò la fidanzata con 14 coltellate. Sei mesi dopo Michael Patellaro ammette l’aggressione

Como, il ragazzo di 25 anni ha chiesto di essere sentito dal pm. La sua compagna Erika Dessì sopravvisse e iniziò un lungo percorso di recupero

A sinistra, i rilievi della polizia. A destra, Michael Patellaro

A sinistra, i rilievi della polizia. A destra, Michael Patellaro

Como – In un interrogatorio stringato, chiesto da lui e durato un tempo brevissimo, il venticinquenne Michael Patellaro ha sostanzialmente ammesso l’aggressione alla sua compagna Erika Dessi, 21 anni, avvenuta la sera del 12 ottobre scorso in via Nino Bixio, all’interno dell’appartamento in cui vivevano.

Assistito dal suo avvocato, Livia Zanetti, ha chiesto di essere sentito dal pubblico ministero Antonio Nalesso, puntualizzando alcuni aspetti relativi all’accusa di maltrattamenti, che per lui si aggiunge a quella di tentato omicidio, e confermato quanto già si sapeva sull’aggressione. Una pagina scarsa di verbale, che arriva tuttavia a compensare il vuoto totale di dichiarazioni rese a partire dal suo arresto, avvenuto quella sera stessa da parte della Squadra Mobile di Como, quando Patellaro aveva raggiunto la ragazza a letto, colpendola 14 volte con un coltello da cucina. Era finita in ospedale con ferite al volto, al collo e nella parte superiore del corpo, che le avevano anche sfiorato la colonna vertebrale e perforato un polmone. Andando incontro a un lungo percorso di recupero e guarigione. Le indagini a suo carico sono state chiuse un mese fa, quando la Procura aveva formalizzato le accuse di tentato omicidio aggravato dalla relazione affettiva, e di una serie di episodi precedenti di maltrattamenti e lesioni. È inoltre accusato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, per aver aggredito un agente di polizia durante la sua identificazione in Questura.