
di Danilo Viganò
Il 2020 è stato sicuramente un anno anomalo per il ciclismo e non solo. La stagione agonistica, interrotta dalla pandemia e dal lockdown a fine febbraio, è ripartita a luglio per terminare la prima settimana di novembre. Un calendario che è stato riscritto, e ha visto sul nostro territorio (Como, Lecco, Sondrio) lo svolgimento soltanto di due gare: il Giro di Lombardia di Ferragosto, che si è concluso a Como con la vittoria del danese Jakob Fuglsang, e il Piccolo Giro di Lombardia di ottobre per under 23 a Oggiono vinto dal’australiano Harry Sweeny.
Ma entriamo nel dettaglio che riguarda i risultati ottenuti nei quattro mesi di attività. In campo professionistico, due uomini su tutti. Il primo è il lariano Davide Ballerini che ha vinto la tappa del Giro di Polonia di World Tour, aggiungendo anche il secondo posto al campionato italiano dietro Giacomo Nizzolo. Il secondo è il valtellinese Andrea Bagioli, rivelazione della stagione con due successi al primo anno tra i professionisti: in Francia nella seconda tappa del Tour de L’Ain e alla Settimana Coppi&Bartali, che poi ha concluso in seconda posizione a un 1“ di ritardo dall’ecuadorense Narvaez. Bagioli è stato inoltre azzurro al mondiale su strada di Imola. Applausi al giovane rampante Andrea Montoli (nella foto), che con il suo titolo italiano su strada juniores e altre cinque vittorie, ha caratterizzato l’annata del Canturino 1902 di patron Paolo Frigerio: il prossimo anno sarà chiamato a confermarsi tra gli under 23. E tra i vincitori, Riccardo Santamaria, lecchese di Rogeno pure lui del Canturino 1902, primo nella cronoscalata Croppo-Trontano nel Verbanese. Per quanto riguarda il ciclismo in rosa, la cabiatese Valentina Basilico è stata protagonista di una stagione regolare, e sicuramente positiva. Nel suo primo anno tra le juniores, la comasca ha indossato per la prima volta la maglia azzurra agli Europei in pista di Fiorenzuola d’Arda (Pc) dove, ha conquistato l’argento nella velocità a squadre e il bronzo nella Madison in coppia con Lara Crestanello.
Dall’alto dei suoi 38 anni la lecchese Silvia Valsecchi si è laureata campionessa italiana su pista nello Scratch aggiungendo alla maglia tricolore la medaglia di bronzo agli Europei nell’inseguimento individuale. Chiudiamo con la vicenda Luca Colnaghi. Al lecchese, vincitore di due tappe al Giro d’Italia U23, è stata riscontrata la positività di sostanze contenute in un integratore alimentare a base di chetoni regolarmente in commercio su internet e del tutto lecito, assunto dall’atleta. Una vicenda ancora da chiarire.