Chiude il valico della Val Mara, tre settimane da incubo per i frontalieri comaschi

Stop al sottopasso delle Ferrovie svizzere. Code e ritardi inevitabili

valico chiuso

valico chiuso

Si annunciano tre settimane difficili per i frontalieri che ogni giorno prima dell’alba affrontano le strade tutte a curve della Val Mara diretti al valico di Arogno e da lì alle aziende in cui lavorano in Canton Ticino. A partire da lunedì infatti e per tre settimane in territorio di Maroggia rimarrà chiuso il sottopasso delle Ferrovie Svizzere, all’incrocio tra due strade cantonali dove ogni giorno passano dai 1.200 ai 1.400 frontalieri alla guida delle loro auto. Non rimarrà che cercare una nuova strada, ma le code e i ritardi saranno inevitabili per molti di loro. Le alternative possibili sono il valico di Gandria, quello di Pizzamiglio oppure Chiasso. Chi sceglierà di non cambiare strada sarà costretto a una lunga deviazione attraverso il territorio di Ressiga, sempre in Canton Ticino. L’amministrazione di Val Mara ha spiegato di essere stata costretta ad autorizzare il cantiere in pieno inverno per poter compiere le operazioni di sostituzione delle linee elettriche e la rete dell’acquedotto poi sarà necessario rifare anche la pavimentazione. I lavori dovrebbero concludersi entro le prossime tre settimane.