Cazzaniga, morte di un paziente Impugnata la sentenza di condanna

Farmaci e decesso, nessun nesso. I difensori hanno depositato. il ricorso in Cassazione. per strapparlo all’ergastolo

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di Gabriele Moroni

Nessun nesso di causa fra le somministrazione dei farmaci e i decessi. Nessuna prova del dolo. Impugnata la condanna per la morte del paziente Domenico Brasca, pronunciata senza che fosse rinnovata l’istruttoria dibattimentale (dopo che in primo grado l’imputato era stato assolto).del pronto soccorso del presidio ospedaliero di Saronno. Il 13 aprile la sentenza della prima Corte d’Assise d’appello di Milano aveva rimodulato condanne e assoluzioni. Cazzaniga era stato condannato per dieci omicidi in tutto, due in meno rispetto a quelli per cui si era visto infliggere il carcere a vita dalla Corte d’Assise di Busto Arsizio. I giudici milanesi avevano confermato la condanna per sette dei dieci omicidi di pazienti che venivano contestati. Cazzaniga era stato assolto per tre casi, quelli di Giuseppe Pancrazio Vergani, Virginia Moneta, Giacomo Borghi. Assolto perché il fatto non sussiste con la formula del secondo comma dell’articolo 530 del codice di procedura penale, "quando manca, è insufficiente, è contraddittoria la prova che il fatto sussiste" o "che l’imputato lo abbia commesso". Era però venuta la condanna per la morte di Domenico Brasca. Quindi otto condanne per omicidi ospedalieri a cui si era aggiunta la conferma della responsabilità per due omicidi in ambito familiare: Massimo e Luciano Guerra, rispettivamente marito e suocero di Laura Taroni, l’ex infermiera di Lomazzo all’epoca compagna di Cazzaniga. Tutti i decessi, secondo la motivazione della sentenza di secondo grado, venivano provocati con l’impiego indiscriminato sui pazienti di "farmaci potenzialmente letali": era il "protocollo Cazzaniga".

Osserva la sentenza che "i vertici ospedalieri avrebbero dovuto apprestare un sistema di controllo al fine di tutelare i propri pazienti". Per questo i giudici dell’appello hanno riconosciuto la responsabilità civile dell’Asst Valle Olona. Cazzaniga è stato trasferito dal carcere di Monza a quello di Opera.