
La presentazione dell'iniziativa
Como, 4 settembre 2019 - Si merita davvero un cartellino rosso la Sclerosi Laterale Amiotrofica, meglio conosciuta come Sla, probabilmente la più conosciuta tra le malattie rare perchè nel passato anche recente ha compito tanti campioni del calcio. Il più famoso probabilmente è stato Stefano Borgonovo, il bomber lariano che della lotta alla Sla era diventato suo malgrado un simbolo. Ad aiutarlo ad affrontare quella partita era stato il dottor Antonio Paddeu, responsabile di Riabilitazione Cardiorespiratoria all’ospedale Sant’Anna dove in questi anni sono passate centinaia di malati, malgrado la Sla colpisca percentuali statisticamente molto ridotte, 3 casi ogni 100mila abitanti.
«Quello che colpisce di questa malattia è la sua crudeltà – spiega il dottor Paddeu – perché i pazienti rimangono vigili fino alla fine, perfettamente consapevoli di quel che gli sta accadendo attorno anche se non sono più in grado di comandare il loro corpo perché gli impulsi dal cervello non arrivano ai muscoli». Rimane ancora un mistero perché ci si ammali di Sla, anche se scienza tende a identificare dei fattori ereditari sommati alle condizioni ambientali. L’età media a cui questa malattia si manifesta è 55 anni, ma non mancano casi in cui si sviluppa molto prima. «Abbiamo avuto in cura un ragazzo di appena 28 anni che purtroppo è morto – spiega il dottor Paddeu – Oggi abbiamo in carico 170 persone, molte delle quali sono a casa e vengono seguite a distanza.
E’ difficile dire cosa provoca la Sla, anche se di sicuro l’inquinamento atmosferico incide in maniera negativa, come le concentrazioni di metalli pesanti nel sangue riscontrate nella gente del Sulcis che insieme all’isola di Guam è il luogo del mondo in cui si concentrano, a livello statistico, più casi di Sla. Basti dire che se la media è di 1 caso ogni 30mila persone a San Gavino Monreale nel medio campidano ci sono 9 casi ogni 10mila persone. Al di là delle cause il nostro compito è cercare di offrire a queste persone e ai loro familiari una vita dignitosa anche durante la malattia, purtroppo da questo punto di vista c’è ancora molto da fare anche perché spesso siamo costretti a scontrarci con una burocrazia che non aiuta».
Chi vuole dare una mano ai malati di Sla può partecipare venerdì dalle 18 alle 24 alla serata di beneficenza «Cartellino Rosso alla Sla», in piazza Volta. Mentre i ragazzi giocheranno a calcetto nella gabbia i più grandi potranno ballare e cenare con la grigliata in piazza. L'iniziativa è nata dagli amici di Fabrizio Del Sante, recentemente deceduto, quando gli è stata diagnosticata la Sla: l'obiettivo è raccogliere fondi a sostegno dei malati di sclerosi laterale amiotrofica e delle loro famiglie. L'organizzazione è della Fondazione Paola Giancola e del Comune di Como, con la collaborazione dell'amministrazione provinciale, dell'azienda ospedaliera Sant'Anna, dell'Asst Lariana.