
Uno dei carri che ha sfilato al primo appuntamento con il Carnevale canturino
In più di tremila hanno sfidato il freddo domenica pomeriggio a Cantù per la prima delle quattro sfilate in programma per l’edizione numero 99 del Carnevale con i carri più grandi della Lombardia. I sette grandi carri allegorici come da tradizione hanno sfilato nel centro della Città del Mobile chiuso al traffico per l’occasione. Come sempre nelle realizzazioni nate dalla fantasia dei carristi temi nazionali si sono mescolati a questioni più locali, ma alla fine l’ispirazione e la passione hanno dato vita a creazioni uniche. A sfilare il grande carro de La Maschera “Vedo prevedo, ma non provvedo!“, gruppo del Coriandolo “La legge del menga“, i Bentransema con un enorme Totò per “‘Na tazzulell ’e café da Mario“, il gruppo dei Lisandrin con “Vi racconto una bella storia“, gli Amici di Fecchio con il coloratissimo “Ma chi vogliamo spaventare?“, i Buscait con “Cerchiamo di non perdere il filo“ e i Baloss con il loro carro ispirato ai misteri del mare “In superficie tutto brilla, ma cosa si nasconde sotto?“. Quest’anno sarà una giuria tecnica a decretare il vincitore al termine delle quattro sfilate, l’8 marzo in occasione del Sabato grasso, anche il pubblico potrà esprimere il proprio gradimento votando il suo carro preferito. Le famiglie con i bambini in maschera hanno visitato anche la mostra allestita dall’associazione Carnevale Canturino che per la prima volta quest’anno ha invitato 22 artisti a presentare la loro maschera ideale. Le opere sono esposte fino all’8 marzo al Cortile delle Ortensie, in via Matteotti 33, nella mostra "Sei Trucioli Ventidue Maschere". Roberto Canali