
I due giovani salgono sull'opera
Cantù (Como), 5 ottobre 2019 - Non avevano fatto i conti con le telecamere del circuito di videosorveglianza che monitora il centro di Cantù i due ragazzi che nella notte tra sabato e domenica scorsa avevano danneggiato la Maestà Sofferente, l'opera realizzata da Gaetano Pesce per l'ultima edizione del Salone del Mobile in prestito alla città per il Festival del Legno.
I due giovani, entrambi venticinquenni residenti in città, alle quattro del mattino per fare una bravata avevano deciso di salire sulla grande installazione con il risultato di danneggiare una delle frecce che si era piegata. Intuendo la gravità dell'accaduto i due si erano allontanati come se nulla fosse, contando di rimanere impuniti visto che a quell'ora in centro non c'era nessuno. Solo poche ore dopo però l'eco della loro bravata aveva già fatto il giro della Città del Mobile, tanto che si è mobilitato per chiedere punizioni esemplari addirittura il consiglio comunale.
Grazie a un'indagine degli agenti della municipale, che dopo aver confrontato le immagini delle telecamere che registrano gli spostamenti nel centro storico hanno chiesto informazioni anche agli amici dei due, i vandali intuendo di avere le ore contate alla fine si sono presentati al comando di via Vittorio Veneto. Di fronte agli agenti del nucleo di polizia giudiziaria hanno ammesso le loro responsabilità spiegando di aver danneggiato l'opera in preda all'eccitazione dovuta ad una serata di festeggiamenti in compagnia, chiedendo scusa all'intera comunità per il loro gesto. Denunciati rischiano una pena da sei mesi a tre anni per danneggiamento di cose di interesse artistico o storico.