Mala e movida a Cantù, in 9 a processo

Chiusa l’inchiesta sui pestaggi, è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio. In tre sono accusati di far parte della ’ndrangheta

Controlli dei carabinieri a Cantù

Controlli dei carabinieri a Cantù

Cantù (Como), 10 marzo 2018 - A cinque mesi dal loro arresto, la Dda di Milano ha chiesto il processo con giudizio immediato per nove imputati accusati di una scia di atti violenti che per un anno ha tenuto in scacco il centro canturino. Episodi ricostruiti tra settembre 2015 e maggio 2016, quando ripetutamente, durante le serate della movida canturina, avvenivano pestaggi e risse, e intrusioni di clienti che non pagavano le abbondanti consumazioni, dietro la minaccia ai gestori dei locali.

A tre di loro - G.M., 31 anni, D.S., 44 anni e R.D., 22 anni, tutti di Cantù e di origine calabrese – la Procura contesta l’appartenenza alla locale di ‘ndrangheta di Mariano Comense. Le altre sei ordinanze eseguite a fine settembre, avevano raggiunto M.Z., 28 anni di Cermenate, A.M., 22 anni di Cantù, V.T., 23 anni di Cermenate, L. Di B., 27 anni di Vertemate con Minoprio, J.D., 25 anni di Cermenate e A.S., 32 anni di Africo. A loro si aggiunge ora B. S., 24 anni di Melito Porto Salvo: per loro il processo è stati fissato a metà aprile. Sono accusati di aver partecipato, e vario titolo e alternandosi, a pestaggi ed estorsioni di consumazioni nei locali che ruotano attorno alla piazza Garibaldi di Cantù.

Dall’aggressione a colpi di pistola a Ludovico Muscatello, nipote del boss della locale di Mariano, erano partite le indagini il 10 ottobre 2015, durate meno di un anno. Per quel ferimento, sono stati condannati Staiti e Depretis rispettivamente a 8 e 7 anni di carcere, con il riconoscimento dell’aggravante per aver agito con metodo mafioso. Le indagini della Dda di Milano e dei carabinieri, erano partite da quell’episodio, mettendo in fila una serie di altri accadimenti da cui è progressivamente emersa la presenza costante dello stesso gruppo di persone.

Il 10 gennaio 2016 erano inoltre stati picchiati due clienti fuori dallo Spazio Renoir, mentre il 24 aprile dello scorso anno, la stessa sorte era toccata a un dominicano frequentatore di piazza Garibaldi. È stato inoltre chiesto il giudizio immediato per altri sei imputati, accusati invece aver gestito un giro di stupefacenti nella zona tra Cabiate e Seregno tra gennaio e luglio 2016, con transiti anche di 50 chili di cocaina. Sono V.F., 31 anni di Melito Porto Salvo, A.G., 33 anni di Locri, G.G, 33 anni di Locri, F.M., 28 anni di Villa Raverio, R.S., 48 anni di Cosenza e M.S., 43 anni di Desio, tutti detenuti.