PAOLA PIOPPI
Cronaca

Cantù, tentato furto e minacce: denunciati due minorenni

L’ultimo colpo ai danni del proprietario di un’auto che stavano depredando. L’hanno minacciato col coltello, sono stati identificati grazie alle telecamere.

Ciro Cascone, procuratore capo dei minorenni di Milano

Ciro Cascone, procuratore capo dei minorenni di Milano

Stavano rubando un mazzo di chiavi e 80 euro in un’automobile parcheggiata a Cantù. Quando il proprietario si è avvicinato e li ha scorti, lo hanno minacciato con un coltello, riuscendo poi a scappare.

La rapina, avvenuta la notte dell’8 settembre, venerdì scorso, ha portato ora alla denuncia a piede libero di due giovani di 16 e 19 anni, entrambi stranieri con precedenti di polizia, accusati di rapina aggravata in concorso. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della Stazione di Cantù, intervenuti poco dopo il colpo su richiesta della vittima, e sono arrivate a individuare i responsabili soprattutto utilizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza, raccogliendo testimonianze che hanno consentito di mettere a punto una descrizione dettagliata dei due giovani, e infine con il riconoscimento fotografico.

Il pomeriggio precedente la rapina, lo stesso sedicenne era già stato sottoposto a un controllo dagli stessi carabinieri di Cantù, che lo avevano fermato in centro e trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 16 centimetri, quindi denunciato a piede libero per porto abusivo di armi e oggetti atti a offendere.

Questo è soltanto l’ultimo episodio di un fenomeno ormai preoccupante che riguarda principalmente il centro di Cantù, dove con grandissima frequenza, anche più volte ogni settimana, avvengono rapine e aggressioni da parte di minorenni o di giovanissimi, il cui obiettivo sono bottini di poco conto: piccole somme di denaro, telefoni cellulari, capi di abbigliamento o oggetti di valore. Si tratta soprattutto di italiani di seconda generazione. La Procura dei minori di Milano è ormai oberata di lavoro e di richieste provenienti da tutta la Lombardia, conseguenza di un fenomeno in grande espansione e soprattutto incontrollabile, per cui non si riescono a individuare adeguate misure di contenimento o di repressione.

La conferma è arrivata a inizio anno anche da Ciro Cascone, procuratore capo del Tribunale dei minorenni di Milano, che ha confermato un aumento del 40 per cento dei reati che coinvolgono gli under 18.