Cantù: Cascina Cristina curerà i ragazzi autistici

La residenza in ristrutturazione assisterà una trentina di persone, educate all’autonomia attraverso esperienze di lavoro

La struttura di Cascina Cristina: in corso il restyling

La struttura di Cascina Cristina: in corso il restyling

Cantù -  "Se ci si mette in cammino insieme, si possono raggiungere grandi traguardi". È questo lo spirito che anima il progetto “Mettiamo in Cascina il Futuro“, che ha l’obiettivo di sostenere la ristrutturazione di Cascina Cristina, un progetto di Abilitiamo onlus, associazione nata nel 2017 da familiari di persone con autismo. La Cascina, che si trova a Cantù, nella frazione di Fecchio, ospiterà la prima comunità abitativa sul modello della “community farm“, e sarà il primo polo multifunzionale per la presa in carico di giovani e adulti con disturbi dello spettro autistico nel territorio dell’Insubria e della Brianza. Potrà accogliere 14 adulti autistici a media e alta complessità, che condivideranno spazi e occasioni di socialità e aggregazione. Ma non solo: sarà dotata anche un centro diurno dove 15 persone potranno svolgere attività lavorative, ricreative e sportive, che gli consentiranno di diventare sempre più autonome. Offrirà inoltre uno sportello psicologico per dare supporto alle famiglie, e sarà un centro per formazione specializzata e informazione per operatori del settore e per la cittadinanza.

Una molteplicità che trasformerà Cascina Cristina in un modello pilota, punto di riferimento per tantissime famiglie presenti sul territorio. Da lunedì 24 gennaio e fino al 20 maggio sarà possibile sostenere il progetto facendo una donazione secondo le modalità indicate sul sito www.abilitiamo.org. Testimonial della campagna, è stato il cortometraggio “Controvento. Autismo e Cammino“ che racconta l’esperienza del progetto “Greenway e oltre“. A giugno scorso, l’associazione Abilitiamo Autismo Onlus di Carugo, con sede operativa a Cantù, ha organizzato un’escursione di quattro giorni, suddivisa in quattro tappe della durata di circa 40 chilometri, alla quale hanno partecipato dieci giovani con autismo, assieme a familiari ed educatori.

I partecipanti, immersi nei luoghi più belli e suggestivi del Lario, hanno vissuto un’esperienza importante di promozione dell’indipendenza, socialità e crescita. "Cascina Cristina è nata grazie alla partecipazione di tanti: ragazzi, familiari, specialisti, sostenitori – dice Annalisa Martinelli, presidente dell’associazione -. Stiamo lavorando costantemente perché questa squadra continui a crescere: il percorso per la ristrutturazione è appena iniziato e potremo arrivare in fondo solo con la condivisione e il sostegno di cittadini che tengono al futuro della nostra comunità".

Il progetto è partito nel 2017 grazie all’adiacente Parrocchia di San Carlo Borromeo di Fecchio, che ha donato la struttura all’associazione per trasformarla in uno spazio in cui realizzare progetti dedicati all’autismo in età adulta: all’epoca si era appena formata l’associazione, per volere di cinque famiglie. Nel 2019 sono stati individuati i fondi necessari ad avviare i lavori di ristrutturazione dell’edificio, un cascinale lombardo che risale alla metà dell’Ottocento, e rendere Cascina Cristina una risorsa per il territorio attraverso un progetto di utilità sociale. Secondo la mappatura svolta da Ats Insubria, nella fascia “giovane adulto“, dai 18 ai 30 anni, si potrebbero collocare nei prossimi tre anni 57 utenti, la cui gravità rende necessaria l’accoglienza di una struttura residenziale.