
Carta sconto
Como, 11 marzo 2020 - I gestori degli impianti lo sanno da qualche giorno, gli automobilisti se ne accorgeranno venerdì quando andranno a fare il pieno e non sarà una bella sorpresa accorgersi che lo sconto benzina è drasticamente calato. Per la fascia A, quella entro 10 chilometri dal confine con la Svizzera, si passa da 23 centesimi al litro di riduzione ad appena 10, con l’agevolazione che viene più che dimezzata, per la fascia B che arriva a 20 chilometri dal confine va anche peggio visto che lo sconto passa da 15 centesimi al litro ad appena 2. Il ricalcolo è frutto di un meccanismo automatico che parametra il prezzo alla pompa in Italia con quello oltreconfine e siccome i prezzi del carburante tra i due Stati ormai sono omogenei anche la necessità di effettuare sconti è venuta meno.
«E’ un errore clamoroso che in una situazione così critica, Regione Lombardia pensi a dimezzare le agevolazioni per gli automobilisti che vivono nei Comuni di confine e che beneficiano di una riduzione sul rifornimento – lamentano il consigliere regionale Angelo Orsenigo e il segretario del Pd di Como, Federico Broggi - Ogni pieno carburante costerà agli automobilisti dai 5 ai 10 euro in più. Capiamo che si tratti di un momento critico, ma non è plausibile dare una comunicazione del decreto di Regione Lombardia ai gestori degli impianti, senza un confronto e una spiegazione». Un provvedimento che rischia di penalizzare i gestori comaschi, già alle prese con una riduzione del servito in questi giorni pari al 50%. «A non essere tutelati saranno ancora una volta i micro imprenditori e i cittadini – concludono Orsenigo e Broggi - che si troveranno a dover fare i conti con un nuovo fulmine a ciel sereno».