ROBERTO CANALI
Cronaca

Campione d'Italia, il sindaco: "La Cassazione fa riaprire il nostro Casinò"

Il nuovo sindaco primo cittadino fiducioso sulla ripartenza: "Una bella notizia dopo la chiusura avvenuta oltre due anni fa"

Una delle manifestazioni dopo la chiusura del casinò di Campione d’Italia

Una delle manifestazioni dopo la chiusura del casinò di Campione d’Italia

Campione d'Italia (Como), 5 dicembre 2020 - Dopo due anni di amarezze il Natale è arrivato in anticipo a Campione d’Italia. L’altro giorno, con la sentenza della Corte di Cassazione che ha riacceso la speranza di tornare a riaprire il Casinò, chiuso nel luglio del 2018 in virtù di una sentenza tutta da rifare del Tribunale di Como.

"Questa sentenza fissa un punto saldo sul quale poter ricostruire e rimettere in moto le attività del Casinò di Campione – spiega il sindaco Roberto Canesi, che giovedì ha ricevuto da Roma la decisione più bella da quando è stato eletto –. Non ci siamo fatti trovare impreparati, abbiamo sempre creduto che questa sia l’unica vera opportunità per riaprire il Casinò di Campione e ci siamo mossi da subito con un mandato esplorativo per individuare gruppi interessati allo sviluppo della Casa da gioco. Ora si stanno valutando tutti gli aspetti tecnico-giuridici e abbiamo attivato i necessari contatti col Governo per trovare soluzioni efficaci per condividere un percorso sollecito di riapertura dell’azienda". Il Mef, nei mesi scorsi, aveva deciso di congelare ogni decisione in attesa di conoscere la decisione degli ermellini.

"Siamo pronti ad attivare un confronto con tutte le parti coinvolte: società, lavoratori, sindacati, creditori e tribunale fallimentare – prosegue il sindaco che già nelle scorse settimane aveva incontrato l’amministratore unico della Casa da gioco, Marco Ambrosini -. Sarà premura della società predisporre un progetto economico finanziario concreto che, necessariamente, possa portare alla sollecita riapertura della Casa da gioco, avvalendosi ove possibile di gruppi di primaria importanza. Dopo anni di reale sofferenza e incertezza pressoché totale, dopo i licenziamenti di massa, il dissesto, l’inclusione doganale europea e la crisi pandemica, Campione merita di recuperare un po’ di serenità. Auspichiamo ora che tutti lavorino per questa soluzione consentendo un indispensabile livello occupazionale ed entrate per le casse comunali".

Un appello a riaprire al più presto il Casinò è arrivato anche dai deputati di Italia Viva, Massimo Ungaro e Maria Chiara Gadda. "La chiusura ha lasciato 500 dipendenti senza lavoro, ma con l’indotto ne vanno aggiunti altri 120 per non parlare dei 103 dipendenti comunali poi a ridotti a 15 rimasti senza stipendio per 18 mesi – spiegano i due onorevoli invocando l’intervento dei ministri Gualtieri e Lamorgese -. Dopo due anni di commissariamento, il Comune si sta ancora confrontando con questa grave situazione senza avere le risorse per approvare un bilancio con il rischio di venire ancora una volta commissariato".