
Il processo
Como, 12 febbraio 2015 - Una serie di tessere di abbonamento all’Asf Autolinee false, scovate durante i controlli che avvengono sulle linee di trasporto urbano. Così, con le accuse di tentata truffa e falso, sono finiti in cinque davanti al gup di Como Ferdinando Buatier. L’udienza preliminare si è conclusa con due patteggiamenti a 4 mesi di condanna, con pena sospesa – Christopher Macchiavelli, 20 anni di Veniano e Nychie Parungao, 40 anni di Como – con il rinvio a giudizio di altri due imputati – Giulia Tarelli, 22 anni di Como e David Al Jazazi, 20 anni di Cantù – e con il proscioglimento di Davide Cassisi, 21 anni di Como.
E’ stato inoltre stralciato, in quanto irreperibile, Gerson Carrete Mendoza, cubano di 22 anni, all’epoca residente a Brunate. Le contestazioni risalgono al periodo tra 2012 e 2013, quando furono individuate una serie di false tessere di abbonamento mensile della Asf Autolinee, società che in realtà ha come socio di maggioranza la Spt Holding, interamente partecipata da enti pubblici: condizione che ha portato la Procura di Como, a contestare l’aggravante del danno commesso nei confronti di un ente pubblico. Tutti singoli episodi, che non hanno portato a individuare l’esistenza di una matrice comunque nella realizzazione o diffusione delle tessere. La Tarelli, tuttavia, aveva chiesto il proscioglimento, affermando che quel giorno era al lavoro, con tanto i testimoni e che si tratterebbe quindi di un errore di persona basato sull’identità indicata sulla tessera. Il processo per loro è stato fissato tra un anno. La società Asf si è costituita parte civile nel procedimento penale.