
Erio Matteri è proprietario degli omonimi cantieri
Como, 1 agosto 2018 - La morte della piccola Maddalena Dominioni è stata una tragedia di cui nessuno ha colpa. Sono le conclusioni a cui sono giunti i consulenti incaricati dalla Procura di Como, dall’unico indagato per questo incidente, il nonno della bimba, e dei familiari. Il sostituto procuratore Daniela Moroni, titolare dell’indagine, ha quindi chiesto l’archiviazione per Erio Matteri, unico presente su quell’imbarcazione il 2 aprile scorso, giorno di Pasquetta, nel momento in cui è avvenuto l’incidente costato la vita alla bimba di sei anni. La piccola, che era sul motoscafo con il nonno, era caduta all’interno del vano motore di un motoscafo Riva, un modello d’epoca, simile ai tanti di cui Matteri è restauratore di fama mondiale.
Quella mattina era in corso una manovra di attracco davanti ai cantieri Mostes di Lezzeno, quando la piccola Maddalena era caduta nel vano del motore in funzione. Le ferite alla testa erano state gravissime, e il trasporto all’ospedale di Brescia, specializzato nell’assistenza medica ai bambini, non era bastato a salvarle la vita. Maddalena era morta poco dopo l’arrivo in pronto soccorso, a causa di un trauma cranico e di ferite multiple alla testa, come aveva stabilito l’autopsia. Per ricostruire cosa fosse accaduto in quei pochi secondi, la Procura aveva dato incarico a Francesco Dagnino, ingegnere nautico di Genova, chiedendo di ricostruire la dinamica di quanto accaduto in quei pochi attimi, con particolare riferimento allo stato del portellone che chiude la botola in cui è collocato il motore.
Portellone che, secondo quando riferito da Matteri, in quel momento era chiuso. Il consulente ha stabilito che il motoscafo, revisionato di recente, era a norma per i parametri dei modelli storici, così come quel portellone che non ha potuto proteggere la piccola. Ha inoltre specificato che si trattava di una struttura molto leggera, e che la stessa bambina avrebbe potuto sollevarlo. Conclusioni a cui sono giunti anche gli altri consulenti: Alessio Macello Casati, incaricato da Matteri, e Andrea Scalpi, nominato dai familiari della piccola. Ora la valutazione passerà al gip, che dovrà decide se accogliere la richiesta di archiviazione e chiudere il capitolo giudiziario di questa vicenda.