REDAZIONE COMO

Avance sessuali a una donna in ospedale

Il caso nel reparto di Pediatria. L’uomo, che vive a Senna Comasco, è finito davanti ai giudici

Per due volte, si era lasciato andare ad avances sessuali nei confronti della donna che divideva con lui la stanza di ospedale in cui erano ricoverati i rispettivi bimbi. L’uomo, 48 anni di origine macedone, residente a Senna Comasco, ieri è finito a processo con l’accusa di violenza sessuale e atti osceni in luogo pubblico. La notte del 12 gennaio 2019, all’interno del reparto di Pediatria dell’ospedale Sant’Anna, si era trovato a vegliare il suo bimbo nella stessa stanza, e nel letto accanto a quello di una donna, che a sua volta stava tenendo compagnia al suo bambino. Seduta su una sedia accanto al letto, la mamma si era assopita. Così, secondo le accuse, lui l’avrebbe avvicinata, toccandole una gamba e svegliandola.

Lui si era scusato, dicendole che voleva accertarsi che non stesse prendendo freddo. Ma più tardi, lui si era avvicinato ancora, iniziando a baciarla nella zona bassa della schiena. A quel punto la donna si era nuovamente svegliata, e aveva gridato. Così il quarantottenne era scappato. Ma qualche giorno dopo lo stesso imputato, avrebbe guardato un video pornografico nel telefono cellulare, compiendo atti osceni nella stanza, con il rischio di essere visto dai piccoli ricoverati. Difeso dagli avvocati Ivana Anomali e Ciro Cofrancesco, ha deciso di andare a processo dibattimentale. Pa.Pi.