
I controlli degli agenti di polizia stradale
Como, 14 ottobre 2024 - Il 10 giugno scorso, alla guida della sua auto, aveva percorso contromano un tratto di autostrada Pedemontana, confusa dal navigatore che l’aveva indirizzata verso lo svincolo in direzione sbagliata. Una infrazione gravissima per la quale la donna, una comasca di 61 anni, era andata incontro alla revoca della patente e al fermo amministrativo per tre mesi della sua auto, come disposto dal verbale che le era arrivato dalla polizia stradale di Como.
Ma ora, a causa dell’assenza di un cartello, il giudice ha accolto il ricorso presentato dal suo legale, Pier Mario Vimercati, e ha annullato tutti i provvedimenti. La sua identificazione era stata possibile grazie alle telecamere presenti lungo l’autostrada. La norma prevede che tali dispositivi siano utilizzabili a condizione che “sia data informazione agli automobilisti”.
Ma in corrispondenza dell’accesso utilizzato dalla donna, lo svincolo era sprovvisto di segnalazioni di questo genere. "L’apposizione di tale cartello, tuttavia – spiega il ricorso – è un obbligo connesso alla normativa sul trattamento dei dati personali”. Da qui la decisione del giudice di pace di sospendere l’efficacia del provvedimento, in attesa dell’udienza fissata al prossimo anno.