Tragedia su lago: omicidio colposo e professione abusiva, così è scattato l’arresto

I motivi per cui il giudice ha accolto la richiesta del pubblico ministero dopo l'incidente del motoscafo a Tremezzina

Luca Fusi, morto sul lago di Como. Sullo sfondo, il motoscafo danneggiato

Luca Fusi, morto sul lago di Como. Sullo sfondo, il motoscafo danneggiato

Tremezzina (Como) -  Clèa Cèlia Wuttke , la ragazza belga di 20 anni che era alla guida del motoscafo che ha speronato e ucciso Luca Fusi, è stata arrestata in flagranza di reato. È questo il presupposto che ha consentito al sostituto procuratore di Como, Antonia Pavan, di procedere con un provvedimento di limitazione della libertà, ed è lo stesso criterio accolto dal giudice nella convalida. L’incidente è avvenuto venerdì 25 poco prima delle 17, davanti a Punta del Balbianello, l’arresto è avvenuto alle 9 della mattina successiva. In questo lasso di tempo, non c’è mai stata interruzione dell’azione della polizia giudiziaria.

Subito dopo l’incidente, l’indagata è stata vista alla guida del natante, è stata portata in ospedale mentre venivano svolte le primi ricostruzioni, e poi è andata a casa. T uttavia , per quanto riguarda l’omicidio colposo, l’arresto in flagranza è comunque facoltativo e deve essere valutato in relazione alla gravità del fatto. In questo caso, la Procura di Como contesta l’ultimo comma dell’omicidio colposo, che prevede una condanna compresa tra i 3 e i 10 anni di reclusione, quando il fatto è commesso "nell’esercizio abusivo di una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato".

A fare la differenza - rispetto al primo comma, la cui condanna va da 6 mesi 5 anni - sarebbe stato quell’amico che aveva al traino al momento dell’impatto, con il quale stava facendo sci nautico, in violazione della specifica normativa regionale, che impone la presenza di una sola persona in barca oltre al conducente (e non undici come in questo caso), e un’abilitazione professionale. Così l’ipotetica condanna, andrebbe ben oltre i termini di sospensione condizionale della pena, che sono di due anni. Queste stesse considerazioni, unite a una guida particolarmente imprudente del motoscafo, hanno motivato anche la necessità di una misura cautelare.