Aperta la galleria Adige-Garda. Il lago s’innalza fra le polemiche

Le acque del Lago di Garda si tingono di marrone a causa del mescolamento con quelle del fiume Adige durante le operazioni di manutenzione. Polemiche sul livello del lago e la gestione delle acque.

In pochi minuti, le acque azzurre del lago si sono colorate di marrone, all’uscita della galleria Adige-Garda. È l’effetto inevitabile del mescolamento delle acque del fiume con quelle del lago dopo l’apertura della galleria per le operazioni di manutenzione ordinarie, iniziate ieri poco dopo le 13 e concluse attorno alle 18. In totale, nel Garda sono finiti 360 mila mc di acqua dell’Adige, per un innalzamento del lago di un millimetro.

La Comunità del Garda, che ha seguito le operazioni anche con una diretta sui social, ha sottolineato l’importanza dell’operazione "per garantire la sicurezza idraulica di Verona e anche del Lago di Garda". Restano, però, gli strascichi delle polemiche per il mancato accoglimento da parte della Provincia di Trento della richiesta della stessa Comunità del Garda, oltre che della Guardia Costiera e di Regione Lombardia, di rinviare queste operazioni visto il livello particolarmente alto del lago (140 cm sullo zero idrometrico). Come ricordato dal Wwf Bergamo e Brescia, la troppa acqua non è sinonimo di buona salute del lago: "Tra una settimana inizieremo ad assistere allo scioglimento delle nevi e la quantità di acqua nel lago aumenterà e servirà un drastico abbassamento, che non sarà tecnicamente possibile". Il Comitato Gaia di Gavardo, con il suo presidente Filippo Grumi, evidenzia "l’assenza della politica bresciana, che sembra aver delegato tutto alla Comunità del Garda che non è ascoltata da Trento. Ora che è scientificamente (da immagine satellitare, ndr) provato che ogni volta che aprono la galleria l’acqua dell’Adige finisce sulla sponda bresciana, ci chiediamo come i bresciani possano tacere. Il Garda è di tutti ma, a quanto pare, non dei bresciani".