Aggressione omofoba Vittima un giovane valtellinese "Io preso a calci e pugni"

È ancora sotto choc Dimitri Gadaldi che da tempo si è trasferito in Piemonte "Tutto si è concluso solo perché i miei amici sono usciti dal locale e mi hanno aiutato"

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Era uscito a divertirsi con alcuni amici ed è stato aggredito e picchiato fuori da un locale per il solo fatto di essere gay. È ancora sotto choc Dimitri Gadaldi, un giovane valtellinese da tempo residente in Piemonte, preso a calci e pugni la notte tra sabato e domenica a Cuneo.

Ancora sotto choc il ragazzo ha deciso di denunciare quanto accaduto attraverso i social. "Ero a un compleanno di un’amica - ha spiegato attraverso un video su Instagram - in tarda serata mi sono trovato da solo fuori dal locale e mentre attendevo i miei amici ho visto uscire una persona che era all’interno del locale che prima mi ha insultato, poi si è avvicinato prendendomi in giro e toccandomi le spalle". Il giovane ha risposto a tono, ma ha cercato di non provocare il suo aggressore che però è passato dalle parole ai fatti. "Mentre stavo rientrando nel locale mi ha tirato un pugno alla spalla, mi ha buttato per terra e mi ha preso a calci. L’aggressione si è conclusa solo perché i miei amici sono usciti dal locale e lo hanno interrotto". Un grave episodio stigmatizzato anche da Arcigay Grandaqueer LGBT* A.P.S. "Abbiamo appreso della violenza attraverso Instagram, dove ci ha raggiunto con un messaggio e un video in cui, uscito dal Pronto soccorso, denunciava quanto avvenuto - denunciano - Una violenza gratuita e codarda, che macchia questo territorio, in un circolo vizioso che alimenta la vergogna. Le discriminazioni omolesbobitransfobiche sono un male sommerso perché troppo spesso riducono al silenzio, ad arrendersi, ad avere paura quando usciamo di casa. Ringraziamo Dimitri e il suo coraggio, perché denuncia riconquistando gli spazi a cui molte persone sono costrette a rinunciare". Dimitri è andato al Pronto soccorso e denuncerà alla Polizia.Roberto Canali