PAOLA PIOPPI
Cronaca

Aggredita con un coltello, scappa in strada con le mani sanguinanti e riesce a salvarsi: terrore in pieno centro a Como

Via Milano, tenta di difendersi dall’aggressione poi fugge e fa arrestare il convivente

Polizia

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Como - Dopo aver tentato di difendersi dall’aggressione del convivente, è corsa in strada, impaurita, chiedendo aiuto con le mani ferite e insanguinate. È avvenuto in centro città a Como, in via Milano, nel primo pomeriggio di giovedì, dove l’intervento della Squadra Volante della Questura, si è concluso con l’arresto di un uomo di 41 anni, di origine ucraina, con le accuse di maltrattamenti e violenza sessuale. Convivente da alcuni mesi con la vittima, una connazionale di 42 anni, che aveva dato disponibilità ad accoglierlo agli arresti domiciliari, verso le 13 di giovedì l’avrebbe aggredita e accoltellata.

La donna inizialmente ha provato a difendersi e a togliere il coltello dalle mani dell’uomo, ferendosi anche alle mani, ma poi ha chiesto aiuto scappando di casa. La polizia l’ha trovata per strada, in evidente stato di agitazione, con il volto tumefatto e un taglio alla mano destra. Subito ha raccontato di essere stata aggredita dal convivente, indicando dove trovarlo. La vittima è stata portata all’ospedale Sant’Anna per essere medicata, mentre i poliziotti della Volante, assieme agli investigatori della Squadra Mobile, hanno rintracciato il convivente nell’abitazione di via Milano. Nell’appartamento c’erano ancora evidenti tracce di sangue, che sono state repertate dalla Polizia Scientifica. È stato inoltre messo sotto sequestro un coltello da cucina, ancora sporco di sangue, presumibilmente utilizzato per ferire la quarantaduenne.

Portato in Questura e identificato prima di essere arrestato, a suo carico è risultata una precedente condanna per reati della stessa natura, per i quali stava scontando gli arresti domiciliari a casa della vittima. Dopo essere stata dimessa, la donna è stata sentita a lungo, e ha raccontato ai poliziotti della Squadra Mobile cosa era accaduto, aggiungendo anche precedenti episodi di maltrattamenti e di violenza sessuale. Su disposizione del magistrato di turno della Procura di Como, il cinquantunenne è stato arrestato e portato in carcere al Bassone, in attesa dell’interrogatorio di convalida, quando avrà la possibilità di rendere la sua versione di ciò che è accaduto, e delle accusa che gli vengono mosse, anche relative ad fatti precedenti.