Affamato di soldi maltratta il padre cardiopatico, finisce in manette

Affamato di soldi maltratta il padre cardiopatico, finisce in manette

Affamato di soldi maltratta il padre cardiopatico, finisce in manette

Dallo scorso anno, era sottoposto a una misura cautelare che gli vietava di avvicinare il padre e la sua abitazione. Ma l’uomo, una ventinovenne comasco, domenica sera si è presentato a casa del padre, per cercare di farsi consegnare dei soldi di cui aveva bisogno. Spaventandolo, e spingendolo a chiamare la Squadra Mobile, che ha lo ha arrestato. Ieri mattina è stato processato per direttissimo, ed è stato rimesso in libertà dopo aver patteggiato 6 mesi di reclusione per la violazione del provvedimento del giudice.

Ma questo accadimento, è stato solo l’ultimo epilogo di una vicenda che prosegue da mesi. A fine novembre era stato arrestato, al culmine di una scia di violenze e aggressioni che avevano come bersaglio l’anziano padre, un pensionato cardiopatico, che in breve tempo si era trovato a dover fare i conti con gli eccessi d’ira del figlio, e con i mobili di casa distrutti, minacce e insulti continui, sempre per lo stesso motivo: farsi consegnare i soldi che gli servivano ad acquistare la droga. Le aggressioni diventavano ancora più violente quando l’uomo cercava di resistere e di evitare di soddisfare le richieste. La Mobile di Como lo aveva arrestato per maltrattamenti aggravati, estorsione e violenza privata, commessi negli mesi precedenti. In una occasione gli aveva anche strappato il cellulare per impedirgli di chiedere aiuto, ma l’uomo si era rifugiato in portineria chiamando la polizia, che aveva fatto partire le indagini. La misura cautelare in carcere era stata poi attenuata in un divieto di avvicinamento, che tuttavia è durato poco. Domenica sera il ventinovenne è tornato all’attacco per chiedere soldi, innescando una lite culminata con il furto del bancomat del pensionato, e la chiamata al 112. È stato rintracciato per strada, arrestato e processato ieri mattina. Nel frattempo la Procura ha chiesto il giudizio immediato per i maltrattamenti che gli erano stati contestati a novembre. Paola Pioppi