Abusi su ragazzina: arriva la condanna per il cugino

Si è concluso il processo con rito abbreviato: il 23enne dovrà scontare 3 anni e 8 mesi

Migration

Abusi sessuali nei confronti di una ragazzina di 13 anni, che sono sfociati in una condanna a 3 anni e 8 mesi di reclusione per un giovane di 23 anni, a conclusione del processo con rito abbreviato che si è svolto davanti al Gup di Como Andrea Giudici. L’indagine su una serie di episodi avvenuti tra 2019 e 2020, particolarmente complessi da ricostruire, era nata quasi per caso, durante una lite tra parenti in cui erano intervenuti i carabinieri: perché vittima e imputato sono legati dall’essere cugini. La ragazzina, che frequentava spesso la casa dell’imputato, si era infatti confidata con un’altra parente, raccontando di subire da tempo eccessive attenzioni da parte del cugino, come palpeggiamenti. Ma da queste condotte protratte per mesi, secondo il primo racconto dell’adolescente, che nelle accuse si erano configurate come un’ulteriore imputazione, il ventitreenne è stato assolto. Diversa la valutazione del giudice per quanto riguarda una episodio che sarebbe avvenuto a maggio 2020, per il quale era stato svolto un primo incidente probatorio che aveva cristallizzato il racconto della ragazza, poi integrato da una ulteriore audizione protetta. In questo caso, il giudice ha ritenuto fondata l’ipotesi, in base a valutazioni che saranno argomentate nelle motivazioni il cui deposito avverrà tra settimane. A far emergere dubbi sul rapporto tra imputato e vittima, erano state alcune affermazioni scaturite da un litigio tra parenti, a cui erano arrivate voci di condotte dubbie da parte del ventitreenne, avvenuto in presenza dei carabinieri. Da qui erano partiti gli approfondimenti, l’audizione della quattordicenne e dei testimoni.

Pa.Pi.