PAOLA PIOPPI
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Como

Bellagio, Monte San Primo: "Il progetto è ancora anti-ecologico"

L'intervento del Coordinamento davanti alle recenti modifiche

Una manifestazione del Coordinamento

Una manifestazione del Coordinamento

Bellagio, 29 gennaio 2025 – “Il progetto di fattibilità per il Monte San Primo è stato parzialmente modificato, ma la Comunità Montana e il Comune di Bellagio sbagliano a puntare ancora sullo sci e sull'innevamento artificiale". Questo il commento del Coordinamento Salviamo il Monte San Primo, formato da 35 associazioni, dopo aver letto la recente delibera della Comunità Montana Triangolo Lariano che ha modificato il precedente progetto di fattibilità OltreLario del 2022, messo a punto per il rilancio turistico della località San Primo a Bellagio. “Nel nuovo progetto – prosegue il Coordinamento - si prevede ancora di spendere, per la parte relativa allo sci, una fetta consistente, oltre 2 milioni di euro, del totale dei finanziamenti pubblici stanziati per tutti gli interventi previsti, che ammonta a oltre 5 milioni e 300mila euro”. Tra le opere previste: sistemazione di tre piste baby, innevamento artificiale, tre tapis roulant, un laghetto artificiale indispensabile per i cannoni sparaneve. Oltre a questi, circa 300 mila euro verrebbero destinati alla realizzazione di nuovi parcheggi e alla sistemazione di quelli esistenti.

“Un progetto – proseguono - quello per la parte sciistica e di innevamento artificiale, che non tiene conto del cambiamento climatico, che già da decenni sta determinando, a livello globale e locale, un aumento delle temperature anche invernali e una sempre minore nevosità”. Così dal 2022, quando è stato varato il progetto OltreLario, il Coordinamento si è mosso per offrire controproposte, ami accolte. “La nostra – dicono - era e resta una campagna di legittima critica a un progetto che riteniamo assurdo, riconosciuto come tale anche da autorevoli scienziati e climatologi, oltre che dalla stampa a livello internazionale e da oltre tremila cittadini che hanno firmato consapevolmente l'appello a salvaguardia del Monte San Primo”. E concludono: “Come Coordinamento ribadiamo le nostre richieste per lo stralcio dal progetto di tutta la parte relativa agli impianti sciistici e dei nuovi parcheggi, per ulteriori 160 posti, che avrebbero altrettanto un pesante impatto sull'ambiente, comportando anche il taglio di un’area boschiva, continueremo nella nostra azione per un’informazione rivolta alla cittadinanza, così come nelle azioni e iniziative dirette alla salvaguardia degli ambienti montani”