
Antonella Saiani e Andrea Boroni, i due bresciani che si occupano di numismatica
Brescia, 29 marzo 2025 – A Grottaferrata, in provincia di Roma, è stata fondata l’Accademia Numismatica Italiana. Sono stati diciotto i fondatori che hanno voluto dare vita ad un’associazione culturale, senza fini di lucro, che ha come scopo la promozione della ricerca scientifica nel campo degli studi numismatici, della medaglistica, della cartamoneta e di tutte le materie collegate. Tra i promotori di questo progetto si segnalano due bresciani, Andrea Boroni e Antonella Saiani, consigliere e tesoriere il primo e unica donna presente al momento della fondazione la seconda. I due, che sono avvocati di professione e fanno coppia anche nella vita privata, hanno deciso di offrire il loro contributo alla diffusione ed alla valorizzazione di una materia come la numismatica, che costituisce una parte significativa del percorso storico e culturale che ha attraversato i secoli. Un proposito ricco di entusiasmo e di impegno per entrambi, che rappresenta una sfida davvero particolare.

Antonella Saiani, come è nata la sua passione per la numismatica?
“La ritengo un ottimo strumento per lo studio della storia, uno strumento concreto e reale. La moneta, infatti, racconta la vita di tutti i giorni, è stata toccata ed è stata vissuta da tantissime persone. Presenta un aspetto quotidiano che riveste un interesse assoluto”.
Non è, quindi, una materia chiusa negli studi degli esperti?
“Al contrario si distingue per la sua prerogativa concreta e consente di analizzare aspetti sociali, economici e commerciali che riempiono la storia e le danno un rilievo del tutto speciale. Poter conoscere queste informazioni è non solo molto interessante, ma anche altrettanto coinvolgente”.
Cosa suscita il fatto di essere l’unica donna tra i fondatori dell’Accademia?
“Innanzitutto è un grandissimo onore. Per le donne, ancora adesso, non è facile riuscire a farsi spazio nelle diverse realtà. Aver potuto contribuire ad un momento così significativo come l’avvio di un percorso che ha il preciso obiettivo di far conoscere il vero volto della numismatica e di diffonderla e farla conoscere al maggior numero possibile di persone, lo ritengo molto importante”.
Anche in chiave futura?
“Certamente. Innanzitutto sono sicura che, anche se sono stata la prima, non sono destinata a rimanere a lungo l’unica donna che farà parte di questo percorso. Inoltre, d’altra parte, mi stimola molto l’idea di poter contribuire a riportare la numismatica a Brescia ai fasti di un tempo, visto che possiamo dire che dalla metà degli Anni Novanta ad oggi si è creato una sorta di vuoto che intendiamo colmare, rilanciando questa materia e rendendola, come è del resto, sempre più alla portata e alla conoscenza di tutti. Non siamo di fronte ad un freddo argomento per una cerchia ristretta di studiosi, ma davanti ad un argomento vivo che entra nella realtà quotidiana di tantissime persone che hanno attraversato i secoli sino a giungere ai giorni nostri”.
Le iniziative in cantiere nei prossimi mesi, mostre, serate a tema e presentazioni di libri (rivolti in particolare a raccontare il cammino della numismatica a Brescia), avranno lo scopo di far scoprire l’argomento e mostrare che non si tratta di una materia astratta rinchiusa negli studi degli esperti, ma di uno strumento concreto a disposizione di tutti che studia la vita di ogni giorno.