La Sala Zuccari, tra le più prestigiose sedi espositive di Roma, l’11 dicembre ha inaugurato “Ho bisogno di me, scatti di indipendenza”, una mostra fotografica itinerante per la lotta alle dipendenze organizzata dalla comunità bresciana dei Lautari.
Gli scatti sono stati realizzati dal fotografo da Beppe e dalla giornalista Milla Prandelli nel corso di un lavoro durato due anni. Scatti che hanno preso vita nel calendario 2025 di Lautari, che servirà a celebrare i 33 anni della Comunità di recupero dalle dipendenze che ha la sua sede principale a Pozzolengo, nell’entroterra del Garda bresciano e a Roma, Como, Pordenone e Firenze.
L’obiettivo del progetto, coordinato da Andrea Bonomelli, presidente di Lautari, e da Ilaria Prandelli è quello di mostrare come sia possibile rinascere dalla dipendenza. “Interveniamo sui ragazzi con un’impronta umanistica e una propensione a focalizzare il percorso terapeutico sulla centralità della persona come condizione necessaria per migliorare la qualità di vita – ha commentato Andrea Bonomelli –. L’obiettivo principale della Lautari è la completa riabilitazione della persona tramite l’acquisizione di un nuovo stile di vita fondato sui valori di autonomia, responsabilità, tolleranza, partecipazione, solidarietà, fiducia e autostima e la costruzione di una rete con le Associazioni del privato sociale e il lavoro psico-educativo svolto dalla famiglia. L’acquisizione di questi valori fa sì che la persona una volta terminato il percorso riabilitativo possa reinserirsi in maniera naturale nel tessuto sociale, familiare e lavorativo. Questo è ciò che vogliamo raccontare tramite il nuovo libro a firma di Giuseppe Spatola (nasce come complemento agli scatti dall’esposizione fotografica) e con le foto di Giuseppe e Milla Prandelli. Si tratta di un lavoro corale, portato a termine grazie alla disponibilità dei nostri ospiti, desiderosi di raccontarsi tramite il lavoro, le attività quotidiane e lo sport”.
La mostra
La mostra di Beppe e Milla Prandelli nasce grazie alla collaborazione e alla sintonia con la Comunità Lautari, gli ospiti, lo staff, Andrea Bonomelli e Ilaria Prandelli e Giuseppe Spatola. È frutto di un lavoro lungo due, che è servito per illustrare il primo libro del giornalista Giuseppe su Lautari e che ora caratterizza anche il secondo tomo. La mostra, nell’edizione originale, che sarà esposta in tutta Italia, si compone di 33 immagini, che rappresenta i 32 anni più 1 di vita della comunità gardesana. Le immagini sono state scattate nella sede principale di Lautari a Monte in Grana, sia durante le attività lavorative e quotidiane, sia in occasione delle Olimpiadi dei Lautari, svoltesi nell’agosto 2024 a cui hanno partecipato sia i ragazzi del centro di Pozzolengo, sia quelli delle varie strutture sparse per la penisola. A Palazzo Giustiniani sono esposte le 13 opere più evocative.
Scatti di indipendenza
Beppe e Milla Prandelli dichiarano che raccontare la “risurrezione” degli ospiti del Centro di recupero dalle dipendenze Lautari è stato “un onore e una grande fonte di gioia, nonché una occasione di crescita e arricchimento personali”. Nel libro sono riprodotte 33 nostre fotografie, che rappresentano i 32 anni più uno di vita del la comunità voluta, creata e profondamente amata da Giovanni Bonomelli, il cui lavoro è continuato con passione dal figlio Andrea e dalla moglie Ilaria Prandelli, che ringraziamo per la fiducia.
Le immagini sono frutto di una scelta fatta tra i moltissimi scatti, realizzati nel corso di un lavoro durato due anni, svoltosi negli spazi di via Monte Ingrana e di Borgo La Caccia a Pozzolengo, oltre che durante le Olimpiadi di Lautari, che nell’estate del 2024 hanno animato l’entroterra del Lago di Garda con gare sportive e spettacoli pensati per dare messaggi importanti, contro la violenza e ciò che può condurre alla dipendenza.
“Ciò che raccontiamo, accompagnati dai testi di Giuseppe Spa tola è, volutamente, lo specchio della “nuova vita” di chi ha scelto di rinascere e ricrearela propria esistenza, dimostrando che guarire dalle dipendenze è possibile. Ed è bello. Stare con gli uomini e donne che vivono in Lautari, non solo nell’entroterra morenico del Benaco ma anche nei vari centri sparsi per la penisola è stata una emozione, vissuta giorno per giorno e cresciuta nel tempo”, raccontano Beppe e Milla Prandelli. E ancora: “Ci ha portato a creare un legame con chi si è fatto orgogliosamente ritrarre, senza paura e senza vergognarsi di ciò che lo ha portato a chiedere aiuto. Le nostre lenti fotografiche si sono messe a servizio di chi ci ha accolto con amore e infinita grazia, oltre che di Andrea, Ilaria e del preparatissimo staff. Non vedrete, nei nostri ritratti, né dolore, né angoscia, ma solo passione, forza di volontà e voglia di riscatto. Del resto nulla impedisce al sole di sorgere ancora. Questo ci hanno insegnato i ragazzi di Lautari”.
Il libro
Il secondo libro sella serie ‘Ho bisogno di te’, di Giuseppe Spatola e con foto di Beppe e Milla Prandelli, è realizzato con il coordinamento editoriale di Ilaria Massetti de La Compagnia della Stampa Massetti Rodella, che è anche editore del testo, si compone di 72 pagine con immagini di grandi dimensioni e con le testimonianze di vita raccolte dal giornalista bresciano. “È un testo intenso, che mostra come si possa risalire dal baratro della dipendenza trovando nuove ragioni di vita e scopi che vanno al di là delle sostanze, come alcol e droga - ha sottolineato Spatola -. L’idea è quella di spiegare con parole e scatti fotografici, come sia possibile aiutare ragazzi smarriti e perduti. Perché, come dimostrato nei due anni di lavoro, nulla impedisce al sole di sorgere ancora”.