MILLA PRANDELLI
Cronaca

Ucciso da un blocco di cemento. Colpo fatale, inutili i soccorsi

FALOPPIO (Como) Lo ha travolto un blocco di cemento, del quale forse non ha nemmeno fatto in tempo ad accorgersi. È...

FALOPPIO (Como) Lo ha travolto un blocco di cemento, del quale forse non ha nemmeno fatto in tempo ad accorgersi. È...

FALOPPIO (Como) Lo ha travolto un blocco di cemento, del quale forse non ha nemmeno fatto in tempo ad accorgersi. È...

FALOPPIO (Como)Lo ha travolto un blocco di cemento, del quale forse non ha nemmeno fatto in tempo ad accorgersi. È morto sul colpo Antonio Giuseppe Patitucci, operaio edile di 57 anni, residente a San Lorenzo del Vallo, in provincia di Cosenza, ma da tempo domiciliato a Faloppio, nel Comasco, in una abitazione adiacente la sede della Inerti e asfalti srl, in località Fornace a Faloppio, dove ieri mattina alla 11.30 è avvenuta la tragedia. Un impianto lavorativo con aree di cava, dove si ricavano materiale destinati al settore edile.

Secondo una primissima ricostruzione fatta dai carabinieri di Faloppio, l’uomo stava lavorando in uno scavo adiacente un contenitore di inerti. All’improvviso, forse a causa di un cedimento, un blocco di cemento della dimensione di circa un metro cubo, due tonnellate e mezzo di peso, si sarebbe ribaltato, schiacciandolo. Patitucci è stato completamente investito e a nulla sono serviti i soccorsi immediati dei colleghi di lavoro, che hanno invano cercato di estrarlo. L’uomo, quasi certamente, è morto sul colpo.

Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Como, per procedere alla rimozione del blocco di cemento, e affidare la vittima alle cure del 118, che ha inviato elisoccorso, ambulanza e auto medica. Ma ormai non si poteva fare più nulla. Sul posto, è arrivato il magistrato di turno della Procura di Como, Giulia Ometto, per verificare le circostanze in cui è avvenuto il decesso dell’operaio, mentre la competenza per la verifica delle condizioni di sicurezza è affidata a Ats Insubria. Nel periodo compreso tra gennaio e aprile di quest’anno, nel Comasco già due infortuni sul lavoro avevano avuto un esito mortale. Le denunce inviale all’Inail hanno raggiunto quota 1.782, una manciata in più dello stesso periodo dello scorso anno.

Paola Pioppi