Docente bresciano fermato in Nepal: oggi si saprà se può tornare in Italia

Le autorità locali chiamate a decidere su Tiziano Ronchi, attualmente in ospedale dopo essere stato vittima di un attacco di panico in cella. L’accusa è furto di reperti archeologici

Tiziano Ronchi

Tiziano Ronchi

È attesa per oggi, venerdì 17 marzo, la decisione delle autorità nepalesi su Tiziano Ronchi, il docente dell’accademia delle Belle Arti Santa Giulia trattenuto dallo scorso marzo con l’accusa di aver recuperato senza autorizzazioni alcuni cimeli nelle vicinanze di un tempio induista a pochi chilometri da Kathmandu, la capitale del Nepal.

Se il verdetto sarà positivo l’archeologo bresciano, 27 anni, potrà fare ritorno in Italia. Nei giorni scorsi si è mossa anche la diplomazia: il console generale Gianluca Rubagotti ha visitato Ronchi in ospedale, dove è stato portato in seguito a un attacco di panico di cui è stato vittima mentre si trovava in cella. Ronchi resta comunque in stato di fermo, almeno fino alla decisione delle autorità che hanno competenza sui siti archeologici.

In contatto con la famiglia anche l’ambasciata italiana a Nuova Delhi.