
Unità cinofile nelle zone colpite dal terremoto(Fotolive)
Ospitaletto (Brescia), 31 ottobre 2016 - Il lavoro è cominciato presto: pochi minuti dopo le otto. A meno di mezz’ora dalla devastante scossa di terremoto da 6.5 gradi della scala Richter in Centro Italia: la più forte mai scatenatasi dal 1980 in tutta la Penisola. Ad attivare i volontari bresciani è stata la chiamata del Dipartimento nazionale di Protezione civile. «Tenetevi pronti - hanno detto - potrebbero servire uomini e cani». La reazione dei cinofili bresciani è stata immediata. Una volta comunicato lo stato di «preallerta» al direttivo nazionale dell’associazione di Protezione civile «Unità cinofile italiane soccorso», di cui fanno parte, è stata aperta la sala operativa di Ospitaletto. Ad essa fanno capo tutti e 100 i gruppi italiani. A coordinare le operazioni è stato il consigliere nazionale Davide Salvi supportato da alcuni volontari cinofili e dagli addetti della segreteria. Era presente il delegato regionale di Ucis, Paolo Drera. In tutto hanno lavorato sette persone, in contatto costante col presidente nazionale Bruno Piccinelli e con il direttivo. Dal Bresciano per tutto il giorno, e per i prossimi giorni, sono pronti a partire 12 «team a sei zampe» composti da cane e operatore e 21 addetti alla logistica. I gruppi che hanno dato adesione sono il Gruppo comunale di Protezione civile di Ospitaletto, che da ospitalità alla sala operativa Ucis, la Squadra cinofila Verolese, Protezione civile di Rovato, il Gruppo Argo di Paderno Franciacorta, il Gruppo Soccorso Sebino di Pisogne, il Gruppo di Protezione civile di Berzo Inferiore, i cinofili di Ghedi, il Gruppo di Protezione civile di Esine e i volontari del Garda.
«Nonostante il periodo di festa - ha commentato Davide Salvi - abbiamo avuto tante disponibilità. Quarantotto unità cinofile dall’intera penisola e dalle isole pronti a partire. Abbiamo anche alcune decine di addetti alla logistica e alla segreteria». Il lavoro, in sala operativa, non è mai semplice. I sette operatori presenti per tutto il giorno hanno contattato i responsabili dei gruppi aderenti all’Ucis informandosi della possibilità di partire. Non solo: perché ad ognuno è stato richiesto quale abilitazione abbiano i cani e per che tipo di ricerca siano adeguati. «Il lavoro è stato coinvolgente - dichiara Stefano Bonafede, responsabile dei volontari ospitalettesi - e dobbiamo ringraziare tutti coloro che ci hanno donato del tempo». Durante la mattinata ha presenziato anche il sindaco di Ospitaletto, Giovan Battista Sarnico. «I nostri volontari ospitalettesi sono completamente operativi e a disposizione di Ucis - spiega il primo cittadino - hanno preparato cinque mezzi che ora sono pronti a partire. Serviranno sia alla logistica sia per il trasporto e l’alloggio delle nostre unità cinofile». «In totale - ha spiegato Davide Salvi dal bresciano, tramite l’Ucis, potrebbero partire circa 15 mezzi della colonna mobile». Le Unità cinofile italiane soccorso sono l’associazione di riferimento per la cinofilia della Colonna mobile nazionale. «Un compito, il nostro - conclude il presidente nazionale Bruno Piccinelli - non facile ma che cerchiamo di svolgere al massimo delle nostre possibilità».