FEDERICA PACELLA
Cronaca

Storia e cultura in corsa. La sfida della Mille Miglia

Oltre 400 le vetture iscritte all’edizione numero 42 partita da viale Venezia. Tra gli equipaggi non in gara quello della Cri che consegnerà lo Scudo blu.

Storia e cultura in corsa. La sfida della Mille Miglia

Ultime punzonature e prima prova in Castello e poi via alla partenza (bagnata come da tradizione) della quarantaduesima edizione della rievocazione storica della 1000 Miglia. Alle 12,32, la prima vettura, la OM 665 Superba del 1925 guidata da Vincenzo Bertoli e Doriano Vavassori, ha inaugurato la pedana di viale Venezia, per il controllo orario di partenza (come avveniva quando la Mille Miglia era una gara di velocità) seguita poi dalle oltre 400 vetture iscritte a questa edizione. Tra i favoriti, Andrea Vesco e Fabio Salvinelli, vincitori della scorsa edizione, insieme all’equipaggio composto da Alberto Aliverti e Stefano Valente, quarti nel 2023 e al duo Juan Tonconogy e Barbara Ruffini, tornati dopo anni su una Alfa Romeo 6C 1750 GS del 1931. In pista anche l’ex pilota Giancarlo Fisichella, alla guida di una Simca Aronde S, assieme all’olandese Ronny Groeneveld.

Tra gli equipaggi non in gara, anche quelli del Comitato di Brescia di Croce Rossa Italiana che lungo il tragitto consegneranno ai comitati “colleghi” lo Scudo Blu della cultura, simbolo internazionale di protezione dei beni culturali nei conflitti armati, unendo così alla 1000 Miglia il messaggio di tutela del patrimonio culturale già lanciato lo scorso anno con il progetto “Uno scudo per la cultura” in occasione dell’anno di Capitale italiana della cultura.

La prima tappa è stata a Torino, mentre oggi la Freccia Rossa inizierà la discesa verso sud scollinando le Langhe e attraversando il centro di Acqui Terme per poi fare rotta a Genova, novità assoluta della 1000 Miglia 2024, dove gli equipaggi sosteranno per il pranzo. Continuando sulla costa tirrenica, la gara arriverà fino all’arrivo di Viareggio. La terza tappa vedrà la discesa verso la Capitale: la corsa virerà verso l’entroterra passando da Lucca fino al break del pranzo a Castiglione della Pescaia. Nel pomeriggio l’ingresso nel Lazio con il passaggio per Marta, Viterbo e Ronciglione e la conclusione a Roma in via Veneto. Con la quarta tappa gli equipaggi risaliranno fino a Orvieto e poi Solomeo, Siena e Prato e dei passi della Futa e della Raticosa, che precederanno l’arrivo a San Lazzaro di Savena (Bologna). Nella giornata finale del 15 giugno il percorso toccherà Ferrara, Bovolone e VillaFranca, poi il Lago di Garda con la Valtenesi e Salò per finire con la classica passerella in Viale Venezia.